In contrasto con lo spirito del tempo, il duo tedesco ama giocare pesante. Nella sua musica di stampo vintage fonde infatti elementi alternative rock con chitarre shoegaze e ritmi darkwave e new romantic. L’episodio più singolare si rivela ‘Mr. Perry’, con ospite al microfono Andreas Jäpel, ma l’atmosfera è perennemente malinconica e trasmette coesione al materiale. Anche se alcuni pezzi spiccano – l’omaggio ai The Cure di ‘Sunchild’ e ‘Yellow Rose’ – questo terzo lavoro in studio è pensato più come un’esperienza globale e quando l’ascoltatore scende a patti con René e Cindy Methner è facile sentirsi trascinati in qualcosa di surreale e cinematico. I sette minuti di ‘Nagual’, irrobustita da una tenace componente psichedelica, sono il perfetto esempio di come la musica dei Para Lia stia cercando di aprirsi su altri mercati senza scendere a compromessi e va letto in tal senso anche l’artwork a cura di Georgia Moschogianni, decisamente meno oscuro rispetto a quello di ‘Gone With The Flow’. Il mixaggio è stato effettuato da Thommy Hein, che può vantare una grande esperienza in ambito dark (Corvus Corax, Nina Hagen, Solar Fake..) e ha dato risalto ai pochi spigoli della scaletta, inaugurata da ‘Like Always’. La speranza è che ‘In Clash With The Zeitgeist’ possa ottenere il riscontro necessario per organizzare un tour europeo dignitoso e magari vederli pure dalle nostre parti.