Il termine quartet è utilizzato soprattutto in ambito jazz al fine di indicare una formazione composta di musicisti solisti, maestri del proprio strumento e capaci di improvvisare all’interno di un tema principale più o meno libero. In questo caso i rigidi standard di certa musica vanno a farsi benedire e si parla di creatività pura, non a caso abbracciata dalla False Idols di Tricky (fermo a ‘Fall To Pieces’ e ‘Lonely Guest’). C’è un bel po’ di ‘Maxinquaye' nel primo singolo a cura di questo progetto che affonda le proprie radici a Glasgow e Barcellona, dove risiedono Luciano “Elle” Sacchetti e Flavio Ferri (Delta V), e si pone trasversale alle ingerenze provenienti dal mondo dell’hip hop, dell’alternative rock, addirittura del punk e appunto del jazz. L’elettronica che permea la release è pazzesca, con chiari riferimenti alla scena downtempo e trip hop degli anni novanta ma anche spunti moderni, e la tromba di Simone Trovato arricchisce gli arrangiamenti. Si parte fortissimo con ‘How Do You Move’ e subito veniamo rapiti dalla frenesia del beat. L’atmosfera si fa ancora più oscura con la dilaniante ‘Born Soldier’ mentre ‘Boogie Of The Sailor’ rappresenta un salto nel vuoto, alla riscoperta del motivo per il quale noi tutti consideriamo la musica come la più grande forma d’arte. ‘Atomic Urban Extravaganza’ è infatti genio e imprevedibilità, tecnica e ambiguità. Un mix letale che potrebbe confluire in un full lenght d’esordio da paura.