In attesa che sia pronto il successore di ‘A Valediction’, i tedeschi celebrano uno dei loro migliori momenti in carriera con questo live album, registrato durante il recente tour tra Stati Uniti, Canada e Messico, che contiene estratti anche da altri lavori come ‘Akróasis’ (‘Ode To The Sun’) e ‘Diluvium’ (la pazzesca ‘Emergent Evolution’) che hanno scritto importanti pagine di storia del metal estremo. Nell’arte di Steffen Kummerer (ex-Necrophagist) ci sono spunti dai più coraggiosi gruppi death metal degli anni ‘90 (Death, Pestilence, Cynic..), retaggi di progressive e black e spunti di ispirazione classica. Il tutto accompagnato da una tecnica sbalorditiva, non solo del chitarrista-cantante ma pure dei tre musicisti che completano la line-up. Al basso troviamo Jeroen Paul Thesseling e non scopriamo certo adesso il prodigioso musicista cresciuto all’ArtEZ School di Enschede. Christian Münzner è tornato dopo l’esperienza con Rafael Trujillo mentre David Diepold, pur non essendo come Hannes Grossmann, non perde un colpo e non appare mai troppo freddo nel suo stile. ‘The Anticosmic Overload’, ‘Ocean Gateways’ e la strumentale ‘Orbital Elements II’, mixate non da chiunque ma da Fredrik Nordström (In Flames, At The Gates), spiccano in una scaletta ferale e ben rappresentativa di quello che gli Obscura sanno regalare dal vivo, sia che si esibiscano in un festival di ampie dimensioni sia che accendano la macchina del fumo in un piccolo club di provincia.