-Core
Overcome
Glenn Hughes/Robin George
Cherry Red
Pubblicato il 28/11/2023 da Francesco Brunale
Songs
01. Flying
02. Overcome
03. I Want
04. Haunted
05. Number One
06. Sweet Revenge
07. The American Way
08. Machine
09. Steal My Heart
10. Things Have Gotta Change
11. Don’t Come Crying
12. Loving You
13. War Dance

I dischi nascosti o perduti hanno da sempre il loro fascino. La storia del rock è piena di numerosi esempi in tal senso, tanto che quando poi escono fuori certe gemme i fans iniziano ad impazzire di gioia e, allo stesso tempo, a porsi tante domande. Prendiamo il caso di “Overcome”, realizzato dalla strana coppia formata da Robin George (autore di tutte le musiche) e dal mitico Glenn Hughes, per porci i classici quesiti. Un album del genere, bellissimo e pieno di canzoni di qualità, si fa fatica a capire perché sia rimasto dal 1990 ad oggi chiuso in un polveroso cassetto, sebbene in versione bootleg esso circolasse da anni. In quegli anni, sicuramente, un certo tipo di rock, melodico e AOR, era stato messo quasi alla porta, ancora prima che arrivasse l’onda d’urto chiamata grunge. Allo stesso tempo va anche detto che uno come Hughes non era il musicista “pulito” di adesso. I suoi conclamati problemi di droga erano all’ordine del giorno e questo, forse, potrebbe avere inciso su un’uscita mai avvenuta. Clamorose anche le dichiarazioni dello stesso George presenti nel booklet in cui ringrazia l’ex Deep Purple per aver dato dimostrazione di enorme talento; allo stesso tempo gli è “riconoscente” per essere stato non brillantissimo a causa dei noti abusi, motivo per il quale sua figlia, che aveva visto in quei giorni di registrazione il bassista in condizioni deprecabili, ha deciso di non assumere mai delle droghe. A parte tutto questo, quando poi si mette nel lettore il cd e si preme play ci si rende conto di quanta bellezza possieda un lavoro che contiene gemme come la ballad “Haunted”, la funky “Sweet Revenge”, la meravigliosa “Number One” dai cori ammalianti o l’ipnotica “Machine”. La voce di Hughes si dimostra, nonostante le premesse, fantastica, capace com’è di toccare delle vette inarrivabili per qualsiasi essere umano. I retaggi tipici degli anni ottanta si notano nell’opener “Flying” e se proprio bisogna trovare qualcosa che si avvicini alla produzione da solista di “The Voice Of Rock”, si potrebbe citare l’ottimo “From Now On” o il disco scritto a quattro mani con Thrall anni addietro. È impossibile rimanere immobili dinnanzi a piccoli affreschi melodici come “Steal My Heart” o la conclusiva “War Dance” che, probabilmente, è uno degli episodi più hard del lotto, sebbene sia annacquata dall’uso delle classiche tastiere “ottantiane”. In fin dei conti, a prescindere dal periodo in cui è stato scritto questo platter, l’aspetto fondamentale sta nel maneggiarlo ed ascoltarlo con cura certosina. L’arte di due musicisti come George e Hughes è stata ceralaccata da un pugno di brani che sono senza tempo e che avevano solamente il bisogno di vedere la luce. Sono serviti trentatre anni, ma alla fine il detto “meglio tardi che mai” si addice alla grandissima ad “Overcome”.

Songs
01. Flying
02. Overcome
03. I Want
04. Haunted
05. Number One
06. Sweet Revenge
07. The American Way
08. Machine
09. Steal My Heart
10. Things Have Gotta Change
11. Don’t Come Crying
12. Loving You
13. War Dance
Glenn Hughes/Robin George
From UK

Discography
Overcome - 2023