Per alcuni di noi l’impatto più forte con l’elettronica è avvenuto negli anni novanta, con l’ebm che regnava incontrastata nei locali dark e il trip hop e il downtempo che approfittavano della celebrità del big beat per insinuarsi negli ascolti di appassionati di rock. Il trio di Bergen, un posto da dove provengono decine di band imperdibili, ha preso spunto da tutto questo, lasciando che la propria immagine rimanesse distorta in sottofondo e, un po’ come nel caso dei Priest, il mistero accompagnasse l’ascolto del successore di ‘A White Horse Will Take You Home’. In questo caso non si parla di favole o di sogni irrealizzati però perché è un universo distopico e spaventoso a dominare la scena, mentre i beat corrosivi di ‘Broken Floor’ e ‘Full Moon’ – andatevi ad ascoltare il pazzesco remix di Die Arkitekt sul secondo volume di ‘Vandalism’ – catturano la vostra attenzione. In ‘Particles, Death Objective’ troverete influenze di Massive Attack, Portishead, Kruder & Dorfmeister ma anche di Nine Inch Nails, Icon Of Coil e Ayia eppure il progetto non vi sembrerà derivativo neppure per mezzo secondo. La voce di Rakel, da tempo non ne ascoltavo di così profonde e belle, pare nascere nell’aldilà, si fa largo tra rovine industriali, atmosfere cinematiche più oscure dei buchi neri e il battito cardiaco cresce di canzone in canzone. ‘I’m Gone’ e ‘Never/Again’ sono due apici assoluti di un capolavoro di electro-industrial che vi costringerà a rimettere in discussione le vostre scelte per la playlist di fine anno. Larissa Braga impreziosisce ‘Where I Want To Die’ e l’Orchestra Secreta rende ancora più decadente ‘Abyss’. Joe Irente e Kenneth Rasmus Greve hanno arrangiato, prodotto e mixato il materiale tra San Paolo del Brasile e la città celebre per Sognefjord. La copertina di Sara Cuoto suggerisce una deframmentazione importante a livello compositivo e può essere che sia così, ma la sensazione è che i Melt Motif potrebbero pubblicare in qualsiasi momento il singolo della vita e poi tornare a rifugiarsi al riparo dalla rete e dai giudizi del mondo mediatico. Mentre il gelido vento dei fiordi taglia le loro gole.