I tedeschi dimostrano di possedere una carica incredibile a dispetto del titolo, che rimarca la sensazione che hanno provato durante la pandemia. Sono trascorsi quattro anni da ‘Abhorrent Veneration’ ma sembra trascorsa una vita e se il secondo full lenght possedeva un’anima più doom, con pezzi lunghi e dilatati, ‘Embalmed In Decay’ è costruito su pezzi più brevi e veloci, ma non meno dilanianti e potenti, ben mixati da Tobias Engl dei Drowned. La passione per il gore viene alimentata fin dall’artwork di Skaðvaldur e Serkan Niron degli Engulfed appare in ‘Draped In Disgust’ mentre ‘The Putridarium’ fa riferimento ai celebri colatoi dei morti, presenti soprattutto nel Sud Italia, che permettevano il deflusso e la raccolta dei liquidi cadaverici e dei resti in via di decomposizione. Marc Strobel o meglio Cryptic Tormentor è una furia e il pregio maggiore della release - promossa dalla Testimony Records di Sodomisery, Sentient Horror e Slithering Decay - sta nella sua capacità di fondere lo spirito dei dischi underground che escono per etichette come Pulverised o Transcending Obscurity con la materia storica che è stata sviluppata in scene come quella svedese o quella della Florida. In tal senso, i Carnal Tomb non pretendono degli innovatori però possono vantare un tiro invidiabile e di sicuro sanno distinguersi molto bene nel sound caotico e tendente alla techno di una città in costante evoluzione come Berlino. ‘Eyes Of The Chasm’ chiude un album feroce, essenziale, in grado di competere con i classici del genere.