Metallo sonante e film horror. Queste sono le due principali fonti di ispirazione per gli svedesi che, fin dal crepuscolo degli anni novanta, propongono un mix selvaggio tra crossover thrash e citazioni dai film più celebri del terrore, ma anche dai tipici b-movies che vengono passati, nemmeno sempre, in televisione alle due del mattino. Nella line-up troviamo musicisti che prima o dopo hanno militato in formazioni come Sorcery, Deceivery, Lost Souls, Lou Siffer & the Howling Demons e Serpent Omega ed al microfono a berciare è Larry Lethal (anche nei Darkane ed ex-Scarve e Enemy Is Us), un losco figuro che sa bene come intrattenere il proprio pubblico. Rispetto ai lavori passati, la formula non è affatto cambiata ma la scaletta di ‘The Horror And The Metal’ non presenta filler e nel complesso offre una sorta di riassunto delle puntate precedenti, in versione moderna e aggiornata. L’aspetto più divertente dell’ascolto sta nel percepire i suoni delle plettrate come succedeva un tempo. Qualcosa di assolutamente inconcepibile con le produzioni di oggi e l’utilizzo di autotune anche per andare in bagno. ‘The Spawning’ – il video animato a cura di Jan Ivan vi fa capire che il tasso di ironia è sempre elevato - sarebbe stata bene su qualsiasi colonna sonora horror o thriller degli anni novanta, ‘(He Is) The Antichrist’ e ‘Bringing Back The Dead’ sono invece i passaggi più immediati di un concept intricato e potente.