Scorrendo le tracce del nuovo album dei californiani mi assale il dubbio su quanto sia difficile pubblicare un album punk al giorno d’oggi. Evidentemente è così nonostante lo sfacelo sociale ed il disastro politico a cui stiamo assistendo. E’ così perché di dischi che spaccano come ‘Cold World’ se ne contano davvero pochi. Gli autori di ‘No Luck’ hanno saputo fondere la loro anima punk latina con influenze alternative rock anni ‘90 e non a caso la Epitaph li ha messi sotto contratto ed i Militiarie Gun se li sono accaparrati per il loro prossimo tour. Le melodie sono accessibili eppure si ha la sensazione costante che da un momento all’altro l’atmosfera possa diventare bollente e Brett Romnes – in passato a servizio di Hot Mulligan e Mom Jeans ma pure dei Boston Manor - ha regalato un suono di chitarra spettacolare e soprattutto ha saputo ritagliare lo spazio giusto alla voce di Bryan Torres. La title track è cadenzata quanto basta per attrarre fasce di pubblico differenti e ‘Fucked Up’ e ‘Turnout’ sono due pezzi pensati appositamente per fare saltare per aria i college americani ma con una promozione adeguata i Death Lens potrebbero ottenere consensi importanti anche dalle nostre parti. Il van in copertina ormai è inutilizzabile però non disperate perché c’è una lussuosa ‘Limousine’ che vi aspetta.