A cinque anni da ‘Blue’, i romani si confermano una delle realtà più interessanti di casa nostra con un debutto su lunga distanza solenne e carico di vibrazioni positive. Sono sufficienti pochi secondi di ‘Caravan’ per calarsi in un’atmosfera che rimanda alla nobile tradizione del classic rock senza però mai scadere in forzature nostalgiche. Dopo l’esperienza maturata con Gianni Maroccolo, perfino su ‘Alone’, il trio ha scritto, arrangiato e prodotto questi dodici brani senza input esterni e si è preso il tempo necessario per mandare a centro il suo colpo più importante. In uno scenario italiano sempre più precario e infestato di formazioni da Eurovision e finti rocker incapaci di andare oltre la lezione degli avi, ‘Looking For Gold’ è un tesoro prezioso. ‘The Montain’ svela una passione innata per il southern e ‘Fistful Of Stones’ cita Led Zeppelin e Jimi Hendrix Experience regalandoci un assolo incendiario. Rispetto alle precedenti registrazioni, si evince un lavoro significativo sulla voce di Logan Ross, non soltanto un micidiale chitarrista, e soprattutto maggiore varietà compositiva, supportata da una sezione ritmica duttile e potente. In tal senso, la copertina realizzata da Mark Kostabi, lo stesso che contribuì a rendere immortali i due volumi di ‘Use Your Illusion’ dei Guns n’ Roses, e Massimiliano D’Affronto lascia intendere uno sguardo determinato e convinto ai mercati esteri, di sicuro più propensi ad accogliere un album moderno leggermente ricoperto di polvere vintage. Dal passato riemergono il blues cadenzato di ‘Nothing Is’ e l’ipnotica ‘Manifesto’ ed altri apici in scaletta sono senza dubbio la title track e ‘Without A Name’. La prima ha un sapore western e potrebbe essere uscita da una colonna sonora di Morricone o essere scelta da Tarantino per donare magia ad una delle sue provocanti pellicole. La seconda invece è acustica e folk, più solare ma non meno malinconica. Quella malinconia che, accompagnata da un suono impetuoso e aggressivo, si insinua dentro e non ti lascia più. Questo è ‘Looking For Gold’, un disco che cresce di ascolto in ascolto e che non aspetta altro di essere consumato dal vivo. I ragazzi sono consapevoli dei propri mezzi, possono vantare una personalità fuori dall’ordinario e la loro attitudine è quella delle vere rockstar. One, two, three, four..