I californiani sono il gruppo americano, tra quelli attualmente in circolazione, che nella mia testa si avvicina di più ai Pussy Galore oppure ai Boss Hog, ovvero alle due creature malsane e lussuriose di Jon Spencer e di sua moglie Cristina Martinez (sempre sia lodata). Il sound non è lo stesso, in questo caso la vicinanza col deserto e Joshua Tree fa sì che la psichedelia abbia un peso specifico importante nell’approccio compositivo (ascoltare ‘Cerebral Crack’ per credere..), ma l’attitudine è la medesima e con essa il messaggio che le canzoni di Luis Alfonso Solano e Mike Brandon intendono trasmettere. Da Los Angeles a New York è un attimo e l’ibrido tra dissennato garage rock, polveroso pop anni sessanta, post-punk e country è servito con grande lucidità. In fondo non siamo al cospetto di ragazzini ma di un gruppo attivo da oltre quindici anni, che si è evoluto e si è battuto con fatica per sopravvivere nel mercato discografico moderno. Se amate Yardbirds e Captain Beefheart almeno quanto le suddette formazioni, ma anche Royal Trux e Seeds allora date un ascolto a queste nuove dodici tracce dissacranti e potenti prodotte da Wayne Gordon, in totale osservanza della dimensione live e con un’attenzione superiore per le tastiere dell’avvenente Lily Rogers. ‘Memories’, ‘Together Lost’ e ‘Can’t Sleep Through The Silence’ le tracce che vi manderanno fuori di testa. Il Purgatorio non è mai stato un posto così bello da visitare.