Tempo di raccogliere i frutti di una splendida carriera in controluce per il gruppo inglese. In contemporanea con l’uscita del curatissimo ‘Sinamorata’, Aaron Stainthorpe e soci pubblicano un triplo cd che racconta passo dopo passo la loro evoluzione dagli albori del gothic metal alle influenze death e doom, dalla capacità di sperimentare (’34,788%’) fino all'essenzialità melodica che certi brani sembravano aver raggiunto (non a caso da quel momento i My Dying Bride sono tornati a scendere le scale dell'inferno). Paradisi gotici come 'For You' (dall'immenso 'Like Gods Of The Sun') e 'The Cry Of Mankind' vengono affiancate da rarità di valore (come 'The Forever People' live al Dynamo del '95) e momenti estremi di lucida sofferenza sottolineati da linee di chitarra sempre voluminose, ridondanti e maligne. Un elogio a tratti quasi spirituale a un lento evolversi che ha segnato indelebilmente la musica estrema moderna. Un racchiudersi in se stessi sempre coinciso con livelli compositivi altissimi che vengono perfettamente descritti da una raccolta completa e coraggiosa. Il violino di ‘The Sexuality Of Bereavement’ chiude il terzo cd lasciandoci ammaliati di fronte a tante crudele beltà. Meravigliarsi a questo punto non è più necessario, tanto vale prostrarsi di fronte a un gruppo diventato di culto grazie alla propria coerenza artistica. Il passato che torna in vita..