1. Snow Patrol: Signal Fire 2. The Killers: Move Away 3. Yeah Yeah Yeahs: Sealings 4. Wolfmother: Pleased to Meet You 5. The Walkmen: Red River 6. Black Mountain: Stay Free 7. The Flaming Lips: Spiderman vs. Muhammad Ali 8. Simon Dawes: Scared of Myself 9. Chubby Checker: The Twist 10. Rogue Wave: Sight Lines 11. Coconut Records: Summer Day 12. Jet: Falling Star 13. Sounds Under Radio: Portrait of a Summer Thief 14. Wasted Youth Orchestra: A Letter to St. Jude 15. The Oohlas: Small Parts
Songs
1. Snow Patrol: Signal Fire 2. The Killers: Move Away 3. Yeah Yeah Yeahs: Sealings 4. Wolfmother: Pleased to Meet You 5. The Walkmen: Red River 6. Black Mountain: Stay Free 7. The Flaming Lips: Spiderman vs. Muhammad Ali 8. Simon Dawes: Scared of Myself 9. Chubby Checker: The Twist 10. Rogue Wave: Sight Lines 11. Coconut Records: Summer Day 12. Jet: Falling Star 13. Sounds Under Radio: Portrait of a Summer Thief 14. Wasted Youth Orchestra: A Letter to St. Jude 15. The Oohlas: Small Parts
Dovessi analizzare semplicemente il disco la conclusione sarebbe che questa compilation fa acqua da tutte le parti e non è certo rispettosa nei confronti del terzo episodio di "Spider-Man" portato sul grande schermo da Sam Raimi. Almeno buona metà delle canzoni proposte sono inutili riempitivi sui quali non merita nemmeno perdere tempo. Oltre alla conosciuta "Signal Fire" degli Snow Patrol l"inizio della colonna sonora è contrassegnato da due gruppi di successo quali The Killers e Yeah Yeah Yeahs che sembrano ripiegare su se stessi e una creatività indecente con "Move Away" e "Sealings". Gli unici pezzi veramente di tono sono "Pleased To Meet You" dei Wolfmother e la bellissima "Stay Free" dei Black Mountain capaci entrambi di fondere passato e presente con energia e classe purissima. Da questo momento in poi il livello qualitativo della raccolta precipita drasticamente a dimostrazione che i nomi non bastano come garanzia di buona musica. Mi piacerebbe però cogliere l"occasione per una considerazione che va oltre la semplice recensione. Si parla tanto di indie, musica indipendente libera da major e da condizionamenti "globali" imposti. Operazioni commerciali dal retrogusto indie come la presente dimostrano che se fino a qualche anno un certo tipo di proposta poteva avere un senso adesso la mercificazione ha esteso ancora il suo dominio e il senso di nausea è totale.