01. (Burmese) War Vs Women 02. (Burmese) Hard Cell 03. (Burmese) Your Job 04. (Burmese) 10.000 Knights In Baghdad 05. (Cadaver Eyes) Execution Procedure # Three 06. (Cadaver Eyes) Grow To Hate / Officier Arrest Man 07. (Burmese) No Blood No Cum 08. (Burmese) Dip In Blood 09. (Burmese) Boys Who Just Cried 10. (Burmese) Only The Good Die 11. (Cadaver Eyes) The White Supremacy 12. (Cadaver Eyes) Chocolate Soldier Disintegrates 13. (Burmese) Railway Of Death 14. (Burmese) Bible 15. (Burmese) Cut Across 16. (Cadaver Eyes) Ba Yom Yom / Sweet Home Alabama
Songs
01. (Burmese) War Vs Women 02. (Burmese) Hard Cell 03. (Burmese) Your Job 04. (Burmese) 10.000 Knights In Baghdad 05. (Cadaver Eyes) Execution Procedure # Three 06. (Cadaver Eyes) Grow To Hate / Officier Arrest Man 07. (Burmese) No Blood No Cum 08. (Burmese) Dip In Blood 09. (Burmese) Boys Who Just Cried 10. (Burmese) Only The Good Die 11. (Cadaver Eyes) The White Supremacy 12. (Cadaver Eyes) Chocolate Soldier Disintegrates 13. (Burmese) Railway Of Death 14. (Burmese) Bible 15. (Burmese) Cut Across 16. (Cadaver Eyes) Ba Yom Yom / Sweet Home Alabama
Pura devianza psicologica. E se si parte dal presupposto che i suoni prodotti possono sempre essere musica allora stiamo certamente parlando di musica, forse sui generis e non codificata secondo canoni strutturali classici, ma tale da lasciare segni indelebili sulla pelle di chiunque osi avvicinarsi alle sedici composizioni preparate da Burmese e Cadaver Eyes e accumulate nello ‘Split CD’. I primi, tenendo fede alla propria instabilità sonora, si prodigano nel proporre undici inopinate e allucinanti schegge di noise e grind (digitali o tradizionali) che lasciano persino interdetti per come i quattro di San Francisco (due bassisti e cantanti, un batterista e un ulteriore cantante!) abbiano come obiettivo quello della distorsione e del deragliamento sonico e mentale. Onestamente non si comprende neppure più se siano in vena di scherzi macabri o se facciano spaventosamente sul serio. Comunque si confermano tra i personaggi più estremi e lontani da qualsiasi termine che possa essere accostato alla parola compromesso. Agli israeliani Cadaver Eyes (formati da David Opp ed Eran “Zax” Sachs, entrambi di Lietterschpich) sono affidati i restanti cinque pezzi e la coppia (batteria/voce ed elettronica) si auto-immola nell’esplorazione sadica di un universo fatto di power noise elettronico e doom/sludge industriale con il supporto di un drumming ferale e catacombale. Un incedere agonizzante, alterato da improvvisi scatti di ira isterica e un incombente senso di catastrofe ultima. Una minaccia. Un conato di vomito. Un voler essere disturbanti, sempre.