Il capolavoro arriva quando meno te lo aspetti. Con tutto il rispetto per Steffen Kummerer "Retribution" non valeva la metà di "Cosmogenesis" e gli Obscura erano un"entità ancora da decifrare. Talmente da decifrare che la formazione è cambiata per tre-quarti attorno all"egocentrico chitarrista tedesco. L"ingresso di due ex membri dei Necrophagist e di Jeroen Paul Thesseling proveniente dai Pestilence si rivela assolutamente decisivo nell"economia di un suono improvvisamente dotato di un dinamismo e di una lucidità unica. Due qualità che vanno ad affiancarsi all"aggressività di base di un death metal costruito su trame fusion e progressive. Non è certo un caso che Kummerer abbia invitato in studio Tymon Kruidenier di passaggio nei Cynic perchè i freschi autori di "Traced In Air" sono il punto di riferimento principale dell"evoluzione degli Obscura. "Cosmogenesis" è un viaggio interplanetario che necessita di numerosi ascolti per lasciarvi anche solo intravedere le mille sfaccettature e direzioni finte o reali di cui è costituito ma le sue capacità persuasive e movenze perverse troveranno in voi dei validi schiavi da dominare. L"innalzamento del tasso tecnico della band e un"ispirazione maggiore fanno il resto moltiplicando l"effetto dei brani e rendendo le dieci canzoni presenti nel loro andamento circolare l"anello di congiunzione tra Death, Cynic e Pestilence che tutti noi cercavamo nell"etere da anni. "The Anticosmic Overload" e "Choir Of Spirits" danno il via alle macabre danze mostrando l"efficacia di una produzione tesa a valorizzare il talento dei solisti in un contesto allargato e compiacente. Non attendetevi quindi solo stacchi strumentali da urlo e il freddo delle galassie ma buone dosi di insalubre melodia e un gruppo che emerge lentamente in tutta la sua sostanza. Impressionante il lavoro di Hannes Grossman dietro le pelli e l"approccio agli assoli della mente di questo progetto che farà molte vittime tra i colleghi e nelle stesse gerarchie della propria etichetta.