-Core
Backspacer
Pearl Jam
Universal
Pubblicato il 20/09/2009 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Gonna See My Friend
2. Got Some
3. The Fixer
4. Johnny Guitar
5. Just Breathe
6. Amongst the Waves
7. Unthought Known
8. Supersonic
9. Speed of Sound
10. Force of Nature
11. The End
Songs
1. Gonna See My Friend
2. Got Some
3. The Fixer
4. Johnny Guitar
5. Just Breathe
6. Amongst the Waves
7. Unthought Known
8. Supersonic
9. Speed of Sound
10. Force of Nature
11. The End
Ecco il disco che aspettavamo da qualche anno dai Pearl Jam. Un disco dannatamente rock, prodotto come Dio comanda ma allo stesso tempo diretto, sporco, magico. Un ritorno ai tempi di "Vitalogy" quando le canzoni nascevano in pochi minuti e valevano ancora i pezzi di "Ten". Proprio la rimasterizzazione di uno dei più grandi esordi che la storia della musica ricordi ha letteralmente sospinto Eddie Vedder, il resto della band e addirittura Brendan O"Brien a recuperare quella carica adrenalinica che ha sempre contraddistinto i loro live ma mancava in studio da diversi anni. "Gonna See My Friend" e "Got Some" sono due tracce abbastanza classiche che mostrano la strada a "The Fixer" primo singolo dalle possibilità commerciali infinite eppure rigido nella sua moralità. Non si vendono i Pearl Jam, non lo farebbero mai e non ne avrebbero comunque bisogno. Lo dimostra la successiva "Johnny Guitar" che vede la pazzesca prova di Stone Gossard e Matt Cameron. Soprattutto l"ex batterista dei Soundgarden per chi legge non suonava in questo modo dai tempi di "Down On The Upside". E" il momento di "Just Breath" meraviglioso retaggio dell"esperienza del cantante di origini native americane con la colonna sonora di "Into The Wild". Come se le canzoni fossero state registrate live una dopo l"altra da quel momento la sua voce impazzisce, deraglia, cresce di minuto in minuto, raggiunge tonalità assurde e illumina una seconda parte di disco spaziale. "Amongst The Waves" e "Unthought Known" volano indisturbate nella storia di quello che la modesta stampa specializzata ha voluto definire per forza col termine di post grunge. Nonostante la scarsa durata dell"album non è ancora finita perché "Supersonic" e "Speed Of Sound" ci ricordano chi sono i Pearl Jam e quali confini sono in grado di abbattere. La prima è un fottuto mix tra rhythm and blues e "Kick Out The Jams" dei MC5 con un sorprendente organo hammond che spunta all"improvviso regalandoci emozioni indescrivibili. La seconda è l"ennesimo pezzo scritto quasi interamente sulla voce e il perfetto preludio per "Force Of Nature" che ci riporta indietro nel tempo alle deliziose gocce di rugiada di "Immortality". "Backspacer" esce con distribuzione Universal in Europa ma in maniera totalmente indipendente oltre oceano. Un"altro punto a favore di una band unica che da sempre si batte nella lotta al capitalismo e alle costrizioni del mercato musicale che inibiscono la libertà artistica.
Pearl Jam
From USA

Discography
1991 – Ten
1993 – Vs.
1994 – Vitalogy
1996 – No Code
1998 – Yield
2000 – Binaural
2002 – Riot Act
2006 – Pearl Jam
2009 – Backspacer
2013 – Lightning Bolt
2020 – Gigaton
2024 - Dark Matter