Theodor Schwadorf e Allen B Konstanz, meglio noti come Vision Bleak, tornano sulla scena dopo gli interessanti capitoli precedenti pronti a salpare nuovamente verso un universo oscuro sulla nave della morte. Aggrappato tenacemente ad un"orchestrazione prettamente heavy che non disdegna l"inserimento di tratti gothic e doom, le cordinate del progetto sono più che mai chiare e sicuramente affidabili. Le loro imponenti note marciano sin dall"opener "A Curse Of The Grandest Kind" nella quale aleggiano le parole di Lord Byron e il velo funereo del suono lugubre e poetico viene scandito dalla voce drammatica e insistente di Schönemann, che balza dal clean al growl ai vocalizzi sussurrati con estrema agilità. "Set Sail To Mistery" è un disco dalla grande capacità di non scostarsi minimamente dalle vecchie prove, ma in grado di stabilire un passo in avanti nella compattezza e nella varietà sonora della band tedesca, che non manca di sfociare sempre sulla stessa linea tematica che bilancia heavy metal classico (""Descend Into Maelstrom"), maestosità lirica e sonora doom ("I Dined With The Swans" e "Mother Nothingness (The Triumph Of Ubbo Sathla)") e schitarrate thrash unite ad elementi dark ("A Romance With The Grave"). Le prove strumentali sono davvero impeccabili e lo scorrere delle tracce mostra una coerenza compositiva sulla quale il brivido provocato dagli scenari horror e dallo stravagante potere onirico desta ancora una volta una curiosità allucinata e la percezione di un ottimo lavoro così affascinante non fa che attirarci come un vortice nel mezzo della tempesta.