-Core
Live In Glasgow
Pearl Jam
Sony
Pubblicato il 31/12/2005 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Sometimes
2. Breakerfall
3. Corduroy
4. Hail Hail
5. Animal
6. Dissident
7. Grievance
8. Nothing as It Seems
9. Given to Fly
10. Even Flow
11. Daughter
12. Untitled
13. MFC
14. Habit
15. Betterman
16. Present Tense
17. State of Love and Trust
18. Rearviewmirror
19. Brain of J.
20. Do the Evolution
21. Light Years
22. Elderly Woman Behind the Counter in a Small Town
23. Last Kiss
24. Once
25. Soon Forget
26. Yellow Ledbetter
Songs
1. Sometimes
2. Breakerfall
3. Corduroy
4. Hail Hail
5. Animal
6. Dissident
7. Grievance
8. Nothing as It Seems
9. Given to Fly
10. Even Flow
11. Daughter
12. Untitled
13. MFC
14. Habit
15. Betterman
16. Present Tense
17. State of Love and Trust
18. Rearviewmirror
19. Brain of J.
20. Do the Evolution
21. Light Years
22. Elderly Woman Behind the Counter in a Small Town
23. Last Kiss
24. Once
25. Soon Forget
26. Yellow Ledbetter
A soli due anni dalla pubblicazione di ‘Live In 2 Legs’ i Pearl Jam, che da sempre amano sovvertire le regole del mercato, decidono di stampare su doppio CD ognuna delle 25 date del tour europeo terminato da poco (ovviamente esclusa Roskilde dove il destino ha voluto che nove spettatori rimanessero uccisi schiacciati dalla folla). Una mossa che vuole rappresentare una sfida ai bootleg e che farà impazzire i collezionisti che vogliono avere proprio tutto dei loro idoli anche perché i concerti sono uno più bello dell’altro e la scelta dei pezzi è sempre diversa e comprende una serie di cover e b-sides da non perdere. Ho scelto di parlarvi della data di Glasgow perché a mio avviso la band si è espressa a livelli divini ma fantastica (chi era presente non sa le deve fare scappare) è pure la registrazione all’Arena di Verona (una delle due date italiane del gruppo di Seattle assieme a Milano) con una scaletta di pezzi che non sembra mai dover dire la parola fine. Si parte con ‘Sometimes’, Eddie Vedder canta (come al solito) da Dio, Matt Cameron (scelta azzeccatissima quella del vecchio Soundgarden) è una furia e tutto fila liscio fin dall’inizio. ‘Hail Hail’, ‘Animal’ e ‘Dissident’ scaldano la folla mentre ‘Nothing As It Seems’ e ‘Given to Fly’ mettono a nudo la recente fase riflessiva della band. La prima parte del concerto vede scorrere anche classici come ‘Even Flow’, ‘Daughter’ e ‘Betterman’ che rimangono inalterate con la loro bellezza nel tempo e si chiude con ‘State Of Love And Trust’. Una favolosa ‘Rearviewmirror’ seguita da ‘Brain Of J’ e ‘Do The Evolution’ tratte dall’ottimo ‘Yield’ illuminano l’inizio del secondo CD che prevede versioni dilatate con jam improvvisate su due piedi che testimoniano (se ce ne fosse bisogno) l’incommensurabile talento di una band che sfida se stessa pubblicando così come sono le registrazioni di tutto il tour europeo (come se non sbagliassero mai). La parola fine la mette ‘Yellow Ledbetter’ e un senso di vuoto pervade la stanza. Certe volte basta poco per essere felici, un piccolo cartone con solo i titoli delle canzoni, una confezione minimale per un vero tesoro...
Pearl Jam
From USA

Discography
1991 – Ten
1993 – Vs.
1994 – Vitalogy
1996 – No Code
1998 – Yield
2000 – Binaural
2002 – Riot Act
2006 – Pearl Jam
2009 – Backspacer
2013 – Lightning Bolt
2020 – Gigaton
2024 - Dark Matter