1. Breakerfall 2. Gods' Dice 3. Evacuation 4. Light Years 5. Nothing As It Seems 6. Thin Air 7. Insignificance 8. Of The Girl 9. Grievance 10. Rival 11. Sleight Of Hand 12. Soon Forget 13. Parting Ways 14. Typing
Songs
1. Breakerfall 2. Gods' Dice 3. Evacuation 4. Light Years 5. Nothing As It Seems 6. Thin Air 7. Insignificance 8. Of The Girl 9. Grievance 10. Rival 11. Sleight Of Hand 12. Soon Forget 13. Parting Ways 14. Typing
Nuova fatica per la band di Eddie Vedder che pubblica il sesto capitolo di una carriera costellata da successi memorabili e una ricerca totale di forme musicali assimilabili al rock (badate bene non al grunge) dei 51 stati. Col passare degli anni i Pearl Jam si stanno chiudendo sempre più in loro stessi decisi a continuare la lotta a tutto quello che è commerciale (chissà se torneranno a girare video ?) a scapito certo dei loro interessi economici. ‘Binaural’ fugge dagli eventi come i precedessori e così distaccato da quello che lo circonda appare sicuramente il loro lavoro più scuro e cerebrale. Stavolta Brendan O’Brien si è occupato solo del missaggio lasciando la produzione a Tchad Blake col risultato che la voce di Vedder è diventata se possibile più tesa e introversa (sentirlo cantare ‘Soon forget’ col mandolino in sottofondo è davvero emozionante). Si parte con il rock stradaiolo di ‘Breakerfall’ e ‘God’s dice’ dove le doti del nuovo batterista Matt Cameron (primo lavoro in studio per l’ex Soundgarden dopo il ‘Live on 2 legs’) risaltano da subito. La scelta del primo singolo è caduta sul blues di ‘Nothing as it seems’ che mi ha riportato alla mente certe parti di ‘Immortality’ ma con un groove completamente unico e la chitarra di Stone Gossard a livelli impensabili. ‘Of the girl’ e ‘Sleight in hand’ si scoprono invece ascolto dopo ascolto come profondi mari da esplorare, come molteplici occasioni di misurare il polso all’innata sete di sperimentazione dei Pearl Jam otto anni dopo il clamore di ‘Ten’. ‘Binaural’ splende nelle indimenticabili ‘Light years’ (la bellissima cover e tutte le foto interne sono prese dal sito della NASA) e ‘Insignificance’. Chi vuole la luce dei Pearl Jam spenta deve aspettare dell’altro.