I Sole Remedy sono una band finlandese formatasi prima dello scadere dello scorso millennio. Pubblicano la loro prima opera 'The Wounded Ones' quattro anni fa cui segue 'Apoptosis'. Tale lavoro si posiziona su coordinate gia' care ad altri combo scandinavi di eccellenza, prima su tutti Opeth, sicuramente pero' con una forma canzone piu' snellita, ed una tensione molto minore, sia per quanto riguarda le parti maggiormente aggressive, sia per quanto riguarda gli stacchi piu' melodici/melanconici, ai quali si allacciano parti vocali tendenti verso il growl che poi lascian spazio a clean vocals, che risultano sicuramente di miglior fattura. All'interno della tracklist si ritrova quindi una buona omogeneita' di stile: la ormai abusata alternanza aggressive/melancholy si rivela comunque interessante anche se sicuramente non incisiva e capace di incollare le nostre orecchie agli auricolari del nostro lettore, l'utilizzo di virtuosismi non e' mai eccessivo rimanendo sempre ben dosato regalando alle canzoni una struttura non banale ma nemmeno troppo pesante e tediosa, quasi tendente all'airplay di genere. L'album scorre quindi non sempre agevolmente, la tentazione di riascoltare ennesime volte una determinata traccia non prende l'ascoltatore medio tranne nel caso di 'Past Decay' e del suo ottimo finale. Cio' non deve far pensare ad una stroncatura del lavoro dei ragazzi venuti dal nord, i quali hanno con se' le armi di una buona tecnica ed una buona impostazione di base, sicuramente 'Apoptosis' e' un album che funziona e potra' supportare esibizioni live degne di rispetto ma per spiccare il volo rendendosi maggiormente protagonisti in uno scenario tanto affollato sono necessarie idee piu' personali.