1. To Live And Die By Fire 2. The Worst Is Yet To Come 3. In Place Of Hope 4. White Walls 5. Bliss 6. Cherished 7. With What You Have 8. Kelsey 9. Recovery 10. I Can Revive Him With My Own Hands 11. Stare And Wonder 12. The Witch Blossom
Songs
1. To Live And Die By Fire 2. The Worst Is Yet To Come 3. In Place Of Hope 4. White Walls 5. Bliss 6. Cherished 7. With What You Have 8. Kelsey 9. Recovery 10. I Can Revive Him With My Own Hands 11. Stare And Wonder 12. The Witch Blossom
Ecco il disco che aspettavo. Un album metalcore che riuscisse a distinguersi dalla massa evitando di finire dopo pochi ascolti nel dimenticatoio e sviluppando le proprie idee nel modo più personale possibile. ‘Of Love And Lunacy’ possiede tutto questo. Forse perché ha la capacità di riportare alla mente la varietà compositiva di un gruppo come i Poison The Well oppure per la maledetta tendenza di ogni canzone a sviluppare direzioni diverse sempre più incisive. Estremi, vitali, capaci di provocare dolore e rendere varia e originale la loro proposta. Gli Still Remains rispondono a tutte le caratteristiche che una band metal americana deve oggi possedere pur non cadendo nella ovvietà e nel plagio dei più rinomati colleghi. Niente di trascendentale per carità ma la sensazione di avere tra le mani qualcosa di veramente bollente è finalmente reale. Il punto focale della produzione dell’esperto Gggarth Richardson (RATM) appare, come era lecito attendersi, la ricerca melodica nelle parti vocali che ricordano per certi versi quelle devastanti dei 3 Inches Of Blood. Allucinanti le parti di tastiera di Zach Roth che si combinano con una base percussiva fuori di testa e le urla di T.J. Miller che tuonano possenti per tutta la durata dell"album. ‘White Walls’, ‘The Worst Is Yet To Come’ e ‘Stare And Wonder’ vi strapperanno di dosso le membra senza che possiate minimamente ribellarvi. Anzi scommetto che starete al gioco.