Una delle formazioni storiche della Relapse torna con un disco in grado di umiliare tanti colleghi che si credono i primi della classe in ambito sludge metal. L'esperienza ai Rwake non è certo mai mancata ed i quattro anni trascorsi da 'Voices Of Omens' hanno rafforzato ancora di più le loro polverose strutture ritmiche in bilico tra divagazioni progressive e miraggi psichedelici. La cura degli arrangiamenti, la nitidezza delle chitarre e il cinismo dell'incedere percussivo elevano 'Rest' al di sopra di tutti gli altri lavori pubblicati fino adesso dalla band affiancandolo di diritto alle migliori uscite di Mastodon e Baroness che tanto vengono idolatrati dagli appassionati del genere. Il suono che proviene da Little Rock, Arkansas è di quelli che non si possono rimuovere facilmente dalla testa, l'utilizzo del moog e la voce di Brittany Fugate mantengono intatto il livello di attenzione quando l'articolato disegno compositivo di 'An Invisibile Thread' e 'The Culling' hanno lasciato il segno. Kiffin Rogers e Gravy escono dal torpore degli ultimi tempi con sorprendente violenza e il panorama a cui l'ascoltatore viene esposto è quanto di più lontano da quello che ci si sarebbe aspettati da un gruppo in carenza creativa.