Sono estremamente convinto che il percorso artistico iniziato qualche anno fa da Tuomas Saukkonen sia arrivato a conclusione. Non che il polistrumentista finlandese debba ritirarsi. Al contrario continuerà a recitare il ruolo di protagonista in più progetti in modo da esprimere al massimo la sua duttilità musicale. A mio parere 'Rise Of The Phoenix' rappresenta però il sogno che si realizza, quel particolare album che voleva pubblicare da tempo e il reale motivo per cui i Before The Dawn sono nati. L'epico 'Deathstar Rising' viene cancellato da nove tracce in bilico tra death metal melodico, gothic e doom con spaventose aperture melodiche e passaggi tecnici entusiasmanti. In 'Rise Of The Phoenix' c'è tutto, l'esperienza accumulata con i dischi precedenti, 'Routa' dei Black Sun Aeon e 'Pimeys' dei Routasielu. 'Pitch-Black Universe' e 'Phoenix Rising' esaltano la chitarra di Juho Räihä mentre in songs come 'Throne Of Ice' e 'Fallen World' è l'epicità delle atmosfere a catturare l'attenzione. Splendida anche 'Closure' che nel finale svela una versione ?metallica? e fredda degli Amorphis che ancora non conoscevamo. A trentadue anni questo imprevedibile musicista può affermare di avere raggiunto l'apice della sua carriera e l'augurio è quello di mantenere ampio l'angolo di ascesa anche in futuro. Se qualcuno vi chiedesse cos'è il dark metal sarà sufficiente rispondere con queste nove tracce di spessore assoluto per cancellare ogni perplessità a riguardo.