Non faccio fatica ad ammettere che da adolescente preferivo gli autori di 'Join The Army' e 'How Will I Laugh Tomorrow' a colossi del thrash come Metallica o Megadeth un po' per l'adrenalina che riusciva a trasmettermi Mike Muir con quel cantato maniacale ed un po' per le influenze crossover che rendevano la loro musica incandescente. Le generazioni sono passate, il metal è profondamente cambiato ma i Suicidal Tendencies sono sempre qui tra noi e dopo la raccolta 'No Mercy Fool!/The Suicidal Family' è venuto il momento di pubblicare il primo album di inediti dopo tredici anni. Non c'è più lo storico chitarrista Mike Clark, il cui ruolo di veterano è stato preso egregiamente da Dean Pleasants che per scrive ha raggiunto l'apice in carriera con 'Sarsippiu's Ark' e 'Groove Family Cyco' degli Infectious Grooves, ed alla batteria troviamo il rodato Eric Moore. 'Shake It Out' e 'Smash It!' inaugurano una serie di commistioni ludiche tra hardcore, punk, thrash e funky che non lasceranno indifferenti i fans di vecchia data ed addirittura potrebbero fare guadagnare nuovi discepoli. 'This Ain't A Celebration' grida Mike Muir e di certezze ce ne sono due. La prima è che i californiani non hanno paura di fare brutta figura dopo un lungo periodo di silenzio, caratterizzato comunque da una discreta presenza live, e lo sottoscrivono in 'Who's Afraid?'. La seconda è che ' Free Your Soul And Save My Mind', con cui si era di fatto chiusa la prima parte di carriera, viene totalmente annientato. Alzate il volume durante 'Cyco Style', 'Slam City' e 'Till My Last Breath' e preparatevi ad essere spazzati via. La fantasia e l'attitudine sono due qualità che non si comprano al mercato. Tutti i cycos del mondo sono stati ripagati di tanta pazienza.