Un concept su come cambia la vita, su come si sopravvive ad un periodo difficile e soprattutto una manifestazione di forza dopo che tutti li avevano dati per sciolti. Certo cambiare quattro cantanti in pochi anni non ha aiutato a rafforzare la fanbase e convincere addetti ai lavori e pubblico della stabilità nervosa di Acle Kahney. La sensazione è che il chitarrista cambierà ancora nonostante Ashe O'Hara dimostri di potersi tenere stretto il posto di frontman. In realtà quello che ci siamo persi, o comunque che non abbiamo voluto vedere in precedenza, è che i TesseracT sono e rimangono un progetto personale di uno dei musicisti che ha alimentato con dedizione unica il cosiddetto movimento djent. Abisola Obasanya e Daniel Tompkins rappresentano il passato, Elliot Coleman è durato il tempo di un ep acustico e questo ragazzo di Brighton servirà a promuovere al meglio 'Altered State' in attesa di ulteriori sussulti. Rispetto alle vecchie release la musica degli inglesi è divenuta sempre più percussiva con Jay Postones sempre in primo piano e calcoli matematici che trovano maggiore spazio per aperture jazz. 'Proxy' e 'Nocturne' sono i pezzi più accessibili mentre 'Singularity' quello che mostra l'evoluzione della band in tutte le sue potenzialità.