1. Terrestria I ? Thaw
2. Rain Eater
3. Birth Of The Omnisavior
4. Soil And Seed
5. Central Antheneum
6. Mechanical Trees
7. Place Of Serpents
8. Human Adaptation
9. A Fertile Altar
10. Airless
Songs
1. Terrestria I ? Thaw
2. Rain Eater
3. Birth Of The Omnisavior
4. Soil And Seed
5. Central Antheneum
6. Mechanical Trees
7. Place Of Serpents
8. Human Adaptation
9. A Fertile Altar
10. Airless
Provengono dai bassifondi della Pennsylvania e possono vantare un profilo technical death superiore alla media che ha permesso loro di ottenere in breve tempo un contratto con l'etichetta metal statunitense per eccellenza. Meshuggah e Decrepith Birth sono influenze evidenti così come la tendenza a tingere di black gli stacchi atmosferici che separano un assalto rabbioso dall'altro. A fare la differenza come spesso accade sono i dettagli. Il disco è prodotto magnificamente da Erik Rutan (Hate Eternal, Ephel Duath) ai Mana Recordings di St. Petersburg e lo splendido artwork è stato realizzato da Dan Seagrave (Morbid Angel, Suffocation). Il guitar work di Jon Kunz e Brody Uttley emerge soprattutto in 'Mechanical Trees' e 'Place Of Serpents' che irrobustiscono la parte centrale dell'album. 'Rain Eater' e 'A Fertile Altar' sono invece trascinati dall'impeto di Jake Dieffenbach e Ron Nelson e rappresentano il manifesto migliore per una band che ha fatto centro fin dall'esordio. Un'avvertenza importante. Non ascoltate 'The Conscious Seed Of Light' insieme all'ultimo full length dei Revocation. La salute mentale viene prima di tutto.