La carriera dei terroristi grindcore italiani parla da sé e non c'era bisogno dell'ennesimo elogio in tal senso ma è certo che il contratto con un'etichetta importante come Relapse Records e la conseguente distribuzione capillare di questo nuovo album siano un traguardo considerevole. 'Nero In Metastasi' è allo stesso tempo una sorpresa, perché i loro brani non erano mai stati caratterizzati da una produzione tanto potente e moderna, ed una conferma, perché si potrebbe benissimo trattare di una raccolta del meglio di una lunga carriera. Il valore delle tracce e delle liriche non si discute e per trentasei minuti, poco più che la durata di un disco degli Slayer, verrete travolti da ritmiche ossessive e stacchi vocali lancinanti. 'Malato Terminale' e 'Fumo Passivo' vengono gettate subito nel guado quasi a volere avvertire gli scettici ma pure 'Lapide Rimossa' e 'Nemico A Terra' sono passaggi memorabili che dal vivo acquisiranno ulteriore vigore. I Cripple Bastards picchiano ancora duro. In nome della vecchia scuola grindcore che tiene il passo contro trend, invenzioni tecnologiche e barbarie politiche.