01. Revolution
02. Cry
03. El-Oh-Vee-Ee
04. A Song to Stifle Imperial Progression (A Work in Progress)
05. Gerneration Throwaway
06. Make Believe
07. Evolution
08. Imaginary Enemy
09. Kenna Song
10. Force Without Violence
11. Overdose
Songs
01. Revolution
02. Cry
03. El-Oh-Vee-Ee
04. A Song to Stifle Imperial Progression (A Work in Progress)
05. Gerneration Throwaway
06. Make Believe
07. Evolution
08. Imaginary Enemy
09. Kenna Song
10. Force Without Violence
11. Overdose
?Qualcuno vede l'arte come un modo per sfuggire alla realtà, altri come uno specchio che riflette la tristezza che viviamo quotidianamente. Noi crediamo che sia un'arma per dare forma alle proprie idee ed al mondo reale in cui viviamo.? Le parole con cui è stato annunciato alla stampa 'Imaginary Enemy' valgono molto di più di tanti discorsi frammentari sullo stile e sulla qualità delle composizioni. Sono la riprova di una rivoluzione in atto. Pur non riuscendo a convincere in pieno il precedente 'Vulnerable' presentava notevoli segnali di miglioramento rispetto al passato ed in ogni caso cancellava senza troppi problemi l'impalpabile 'Artwork' con cui la band dello Utah aveva seriamente messo a rischio la propria esistenza. Invece i The Used sono sempre qui, Bert McCracken si trasferito in Australia con la bellissima moglie Alison Schneider ed in un lasso di tempo più riflessivo e sereno è stata concepita una manciata di tracce in grado di raggiungere le vette espressive dei primi due album. Pur risultando estremamente criptico ? testi come 'Cry', 'Make Believe' e 'Overdose' hanno bisogno di un'analisi particolare ? questo sesto lavoro in studio riporta alla mente la sensibilità melodica di 'In Love And Death' ed è caratterizzato da un'irruenza live che permette di godere di tutte le componenti di un suono sfaccettato. Elementi punk, emo, postcore, alternative e semplicemente pop convivono in un songwriting di spessore che non ha timore di apparire commerciale ma sa anche tirare fuori i gomiti quando se ne avverte la necessità. In un mercato indecifrabile, dominato da uscite revival e del tutto stagnante dal punto di vista creativo 'Imaginary Enemy' segna una ripartenza decisa con John Feldmann al proprio fianco e tante certezze in più. L'elettronica del singolo e di 'El-Oh-Vee-Ee', il feeling funky di 'A Song To Strifle Imperial Progression' e lo spoken word apocalittico di 'Force Without Violence' definiscono i contorni mentre la ballata 'Kenna Song' mette in luce le qualità del cantante. Anche l'apporto di Quinn Allman è notevole ed in generale si respira un'aria differente. Il tour americano con Taking Back Sunday ci dirà se siamo al cospetto di una resurrezione completa.
The Used (2002) In Love and Death (2004) Lies for the Liars (2007) Artwork (2009) Vulnerable (2012) Imaginary Enemy (2014) The Canyon (2017) Heartwork (2020) Toxic Positivity (2023)