-Core
The Physical World
Death From Above 1979
Warner Bros/Last Gang
Pubblicato il 09/10/2014 da Gian/Luca
Songs
1 Cheap Talk
2 Right On, Frankenstein!
3 Virgins
4 Always On
5 Crystal Ball
6 White Is Red
7 Trainwreck 1979
8 Nothin' Left
9 Government Trash
10 Gemini
11 The Physical World
Songs
1 Cheap Talk
2 Right On, Frankenstein!
3 Virgins
4 Always On
5 Crystal Ball
6 White Is Red
7 Trainwreck 1979
8 Nothin' Left
9 Government Trash
10 Gemini
11 The Physical World
Il ritorno dei Death From Above 1979 era forse uno dei miei dei desideri più reconditi, importanti e carichi di illusione che ormai, a 34 anni, potessi avere (oltre ad un simile evento targato Tool, of course). Sentirli campionati nel 2008 dai Crystal Castle poi fu come una coltellata alle spalle, addirittura sentire MSTRKRFT entrare nel cuore delle ragazzine insieme a John Legend mi lasciò carico di stima professionale, nostalgia per le scorribande elettriche, rimpianti pesanti come macigni in vita. Ammetto quindi con candida onestà che ormai avevo relegato i DFA nel rango delle meteore, fiero di averli ascoltati come pochi qui nel belpaese ma ormai rassegnato ed intristito. Il rumor della riunione nel 2011 non mi aveva nemmeno scosso, tale la paura di illudermi, addirittura avevo anche messo nel dimenticatoio tutto quel vociare relegando al benevolente shuffle del mio iPod il loro ascolto.La notizia invece di un nuovo album è stata invece in grado di risvegliarmi da un torpore che durava quasi da un decennio, una sorte di schiaffo generazionale, una carica di illusione, ansia, gioia, difficile da provare in altri contesti, l?ascolto di ?Trainwreck 1979? mi aveva invece accontentato in parte, non ero sicuro della resa del singolo, non ero sicuro di quanto l?album avesse beneficiato di nuove mode, tecnologie, innovazioni e contaminazioni Il tempo delle introduzioni è però finito e andiamo con ordine quindi, senza trascurare particolari assolutamente non banali, e partiamo con l?unboxing del cd; libretto di cartone, cd e liriche, poco altro, niente edizioni speciali, limited box edition, anniversary o altro. Pura offerta musicale, con le due proboscidi che son li ad indicarmi la direzione da prendere: Giulietta e The Physical World, insieme, ed una giacca di pelle, perché anche l?ambiente di ascolto ha la sua importanza ed un sano dress code deve essere dedicato con riverenza. Bene, ?Cheap Talk? è quello che volevo, intro metallica e piatti forsennati, la voce di Sebastien che mi riporta alle mie nobili scorribande degli anni 2000, ritornello che entra nella testa a martellare le tempie. ?Right On Frankestein? non delude assolutamente il tiro impresso all?album, perché è chiaro, la paura di ritrovarsi con un album in cui la prima traccia fa gridare al miracolo lasciando spazio al vuoto è immensa. Se ?Virgins? prosegue in direzione netta e dichiarata la mia grande sorpresa ?Always On?, dove sembra che i miei amati siano ridiscesi dalle nevi canadesi per andare a prendere ripetizioni di stoner in un deserto rosso del Texas, insieme ad una bottiglia di Jose Cuervo Insomma, dopo un decennio i DFA sembra che stiano riuscendo nel loro intento; è vero la carica melodica è maggiore dell?impazzare metallico distorto, la pulizia dei suoni è maggiore, ma è assolutamente da stimare la bassa presenza di elettronica ( non è un side project di MSTRKRFT, è un puro DFA), il basso pulsa fino alle ossa, la carica di Sebastien dietro le pelli e al microfono è assolutamente inalterata. Incredibilmente spiazzante ma apprezzabile è la dolcezza di ?White is Red?, quasi che i Keane, tra una sbronza e l?altra, si fossero rivolti ai nostri per prendere lezioni di rabbia. Si prosegue quindi, sempre tenendo alto il ritmo, spezzando il fiato e togliendo ogni possibilità alla noia di palesarsi, fin poi ad arrivare alla combo ?Gemini? che riprende la cattiveria lancinante di ?Turn It Out? esplodendolo in viso tra furia e melodia e l?esperimento finale della Title Track che arriva a toccare quota dei quasi 5 minuti, un miracolo della durata, un crescendo sperimentale che si addentra in territori ancora inesplorati dalla band ma centrando assolutamente l?obiettivo. In definitiva un grande ritorno, che potrà durare nei nostri amati lettori per molti mesi e che soprattutto non potrà non farci rivivere un meraviglioso decennio ormai andato in una luce più matura, ragionata, ma al tempo stesso furiosa.Assolutamente da cercare live in giro per l?Europa, dimensione ideale del combo canadese. Ed ora scusatemi, torno ad ascoltare ?The Physical World?.
Death From Above 1979
From Canada

Discography
2004 - You're a Woman, I'm a Machine
2005 - Romance Bloody Romance
2014 - The Physical World