1. Wretched Blues
2. Departures
3. Aurora
4. Disembodied Voices
5. Electra Complex
6. Stones and Pillars
7. Anchored
8. The Knife
9. Long Way to the Graves
10. Elämä On Tulta
Songs
1. Wretched Blues
2. Departures
3. Aurora
4. Disembodied Voices
5. Electra Complex
6. Stones and Pillars
7. Anchored
8. The Knife
9. Long Way to the Graves
10. Elämä On Tulta
Devo ammettere che pochi gruppi moderni sono riusciti a rapirmi fin dalle prime mosse come i finlandesi. Li ho visti dal vivo e sono rimasto a bocca aperta per le loro doti tecniche ed una capacità espressiva innata. Li ho visti esplorare territori di confine e farsi etichettare come post metal anche quando dal songwriting traspariva un background evidente. Adesso, dopo avere probabilmente raggiunto l'apice della loro ricerca atmosferica con 'Until Fear No Longer Defines Us', i Ghost Brigade compiono un passo indietro e recuperano la spaventosa urgenza di 'Brave Murder Day' dei Katatonia regalandoci un'altra gemma di insana bellezza. Non prendete alla lettera le mie parole perchè 'IV: One With The Storm' non è caratterizzato da alcuna operazione nostalgica. Al contrario il muoversi verso quel tipo di sonorità permette alla band di distinguersi tra tanti colleghi che si sono trovati in stallo una volta arrivati a produrre album con il massimo della tecnologia a disposizione. L'interpretazione di quel suono malinconico è ricca di sfumature dark ed i riff di Tommi Kiviniemi e Willie Naukkarinen rimangono in testa come chiodi che continuano ad essere presi a martellate anche a distanza di molti minuti. I brani non procedono sempre nella stessa direzione e per settanta minuti verrete messi più volte di fronte a dubbi e perplessità. Questo è l'aspetto più sensazionale della musica dei Ghost Brigade. La loro capacità di farti riflettere ed allo stesso tempo trascinarti con un impatto elettrico deflagrante. La sperimentale 'Elämä On Tulta' coincide con il luogo di arrivo di un viaggio iniziato qualche anno fa, 'Wretched Blues' e 'Long Way To The Graves' si ergono epiche nella scaletta mentre 'Electra Complex' è il risultato di filtri maggiori e qualche concessione commerciale in più. Da non perdere anche 'Departures' in cui Manne Ikonen mostra tutta la sua passione per il grunge e 'Aurora' che cita i Paradise Lost di metà anni novanta. Una varietà compositiva che i Ghost Brigade forse non avevano mai posseduto e che li pone ancora una volta all'attenzione dell'intero movimento metal. Spero però che questa tempesta possa arrivare oltre, produrre danni dove nessuno ha mai pensato che potesse giungere, allertare chi ancora non ne aveva sentito parlare e spingere le persone ad allargare i propri orizzonti. La luce non tarderà troppo a sorprendervi.