1. Komenco
2. Tabula Rasa
3. Kuraman
4. The Words
5. Pluton
6. Koniskas
7. Ennui
8. Void
9. The Other's Fall
Songs
1. Komenco
2. Tabula Rasa
3. Kuraman
4. The Words
5. Pluton
6. Koniskas
7. Ennui
8. Void
9. The Other's Fall
Sono rimasto parecchio deluso dal successore di 'Cognitive'. Un po' perchè considero Martin Lopez un superbo batterista e forse mi aspettavo troppo da una focalizzazione maggiore del suo nuovo progetto. Un po' perché 'Tellurian' propone con insistenza una rilettura pedissequa di quello che gli Opeth hanno rappresentato nel loro periodo migliore. Troppe le citazioni. Troppe le sfumature identiche. Dal punto di vista tecnico siamo al cospetto di una release impeccabile ed in certi frangenti gli amanti di 'Blackwater Park' e 'Deliverance' si commuoveranno ma non sono sicuro che scopiazzare il passato o scatenare l'effetto nostalgia serva a molto. L'assenza di Steve DiGiorgio si fa sentire e l'aspetto più interessante è rappresentato dalla produzione di David Bottrill che spinge l'album verso i territori cari a Tool senza però un songwriting ispirato o altrettanto claustrofobico. Quando ci si imbatte in 'Koniskas' e 'Ennui', le tracce migliori dell'album, lo spettro di Mikael Åkerfeldt sbuca all'improvviso ed a lungo andare il gioco diventa noioso. Discreta ma non certo imperdibile la prova vocale di Joel Ekelöf dei Willow Tree.