Per trascorrere un inverno al caldo non c'è niente di meglio di una raccolta su una delle formazioni culto della scena death svedese che per l'occasione ha pure citato quei ?Terminal Grip? con il quale moniker vennero registrati due demo nella prima metà degli anni novanta. Il tempo è passato ma i Paganizer hanno portato avanti il loro messaggio di coerenza togliendosi diverse soddisfazioni e mantenendo una solida fanbase. Il full lenght più recente, 'World Lobotomy', è stato accolto con entusiasmo da appassionati e critica e nel corso dell'ultimo anno il quartetto ha diffuso anche due split, con Humiliation e Grand Supreme World Court, giusto per non farsi mancare nulla. Nel primo cd troverete diciannove classici tra cui spiccano 'Scandinavian Warmachine', 'Just Here Rotting' e 'Mass Of Parasites' che dal vivo farebbero saltare per aria qualunque locale di provincia. La scaletta non è certo un proclama di innovazione ma sfido a non battere i piedi o ruotare la testa vorticosamente durante buona parte di essa. Il secondo cd invece è ricco di rarità, promo e materiale inediti sempre in nome della vecchia scuola e di quelle produzioni grezze che piacevano tanto agli albori del genere. Splendido l'artwork a cura di Daniel ?Devilish? Johnsson (Lavatory, Entrails). Accidenti che freddo fa nel cimitero..