Per un album destinato a confermarli a livello internazionale i piemontesi hanno scelto di omaggiare la dea dei tre mondi la cui natura le permetteva di viaggiare sotto molteplici forme. Il mondo dei vivi, quello dei morti e quello degli dei vengono descritti con sei tracce psichedeliche e visionarie che sfidano in termini di potenza qualunque altro gruppo attualmente esistente. Nei quindici minuti di 'Chaosecret', forse il punto più alto mai raggiunto in carriera, è racchiuso il motivo per cui la Neurot Recordings li ha messi sotto contratto e se ne vanta a giro per il mondo quando noi, con la nostra mentalità provinciale, fingiamo di supportarli e poi finiamo per penalizzarli e basta. Doom, sludge e cosmologia si rivelano all'ascoltatore secondo le volontà ed il talento di Poia, Vita e Urlo che si dimena al basso e dietro al microfono in nome di Ecate e del catalogo della loro prestigiosa label. 'Plouton' e 'Revelation' sono altri momenti cardine di quest'opera pagana mentre 'Daemons' l'episodio più greve e lurido della scaletta. 'Eve' rimane a mio parere il loro capolavoro ma 'Ecate' ha tutto per alimentare ancora di più la loro fama all'estero e se 'Oro' pareva in certi frangenti un po' lezioso ed autoindulgente in questo caso il trio non ha sbagliato una mossa mantenendosi di prima categoria.