Tutta la storia del più grande festival heavy metal di sempre è racchiusa in questo blu-ray con dozzine di interviste con musicisti, fans ed organizzatori che trasmettono un'idea di famiglia allargata. Un senso della comunità che sembra smarrito ai tempi di oggi ma che il Wacken tenta tutti gli anni di ricreare portando al cospetto di quasi novantamila persone il meglio che la scena possa offrire. A girare il documentario è stata Sara Kelly-Husain (Full Metal Cruise) con la produzione di Christine Stephan della Nice Productions e devo ammettere che il footage è veramente buono con alcune immagini di grande effetto come i ragazzi che si gettano nel fango nei primi minuti oppure le improbabili esibizioni degli Skyline ovvero la band di Thomas Jensen per cui si decise di montare un piccolo palco su un campo di grano nel piccolo paese a settanta kilometri da Amburgo tra la diffidenza dei cittadini. A scorrere i nomi delle band chiamate per le prime edizioni viene da sorridere e due concetti emergono chiaramente scorrendo le interviste. Il primo è che l'organizzazione non ha mai dimenticato formazioni come Gamma Ray, In Flames, Saxon e Blind Guardian che hanno contribuito a fare crescere il festival. Il secondo che il segreto dietro al suo successo sta soprattutto nel sentimento di accettazione che i presenti provano sulla propria pelle al momento di varcare quei cancelli. Sentire parlare Kerry King, Nergal, Biff Byford, Tom Angelripper e ancora Tarja Turunen, emozionata come mai, vale molto di più di qualche loro singolo cantato a squarciagola dall'intera arena o degli effetti luce strabilianti che nei video in rete troviamo in abbondanza. In conclusione lunga vita al Wacken Open Air.