Si è appena conclusa una delle edizioni più ricche di sempre dello storico festival pistoiese con artisti del calibro di Santana, Sting e Dream Theater che hanno acceso l’estate toscana con realtà più giovani come Mumford & Sons, Hozier e Passenger di contorno. A completare tale successo è stata realizzata una compilation contenente sedici brani rock blues in inglese ed altrettanti di puro pop italiano. La raccolta è stata presentata dal vivo con sei concerti che si sono alternati alle esibizioni principali e presenta notevoli motivi di interesse. Intanto l’ottimo livello medio è il riflesso di quello di Obiettivo Bluesin, contest itinerante sempre più vicino alle band ed ai club locali. In secondo luogo è grazie ad iniziative come questa se possiamo tastare il polso alla scena di casa nostra e la qualità di alcuni passaggi è la dimostrazione che ancora non tutto è perso nonostante le difficoltà del mercato attuale. Nel primo disco emerge quasi subito Arianna Antinori (‘I Give’) che ha saputo scaldare il pubblico sul palco e anche in studio riesce ad esprimere grande energia. Si mettono in luce pure The Fooots (‘Black Depths’) e Endless Harmony (‘Independent’) ma i veri pezzi da novanta sono ‘Dying Sun’ degli Uncledog, autori qualche mese fa del solido debutto ‘Russian Roulette’, e ‘The Lord Of Empty Spaces’ dei Methodica, ormai pronti ad affermarsi sulla scena prog metal estera. Nel secondo disco si fanno invece apprezzare le ‘Strane Situazioni’ dei Terzacorda, ‘Randagio’ dei Le Malanime ma soprattutto ‘Fino A Qua Tutto Bene’ dei Kelevra ed in questo caso siamo di fronte ad un piccola gemma cantautoriale di provincia che merita di ottenere la massima esposizione. Dopo l’eccellente 'Beati Voi Che Non Capite Niente' per loro è venuto il momento di tornare nei negozi, sempre per l’attenta Vrec, con un nuovo lavoro in studio che potrebbe davvero spingerli in alto. Con un cantante come Matteo Ravazzi porsi limiti sarebbe stupido. Sul sito dell’etichetta è possibile ordinare una pregevole edizione limitata in vinile.