I tedeschi sono una delle tante scoperte della Svart Records e adesso che si sono accasati alla Nuclear Blast le possibilità di fare ascoltare la propria proposta nei luoghi più impervi e nascosti del globo sono di conseguenza moltiplicate. Fanno tutto in due, il batterista Erinc Sakarya ed il cantante-chitarrista Hanno Klänhardt, e 'Ode To The Flame' conferma più o meno quanto espresso con l'esordio di due anni fa, 'Death By Burning', ovvero uno sludge metal di grande impatto e tinto di influenze doom e black. In quasi tre quarti d'ora i Mantar sono abili a fare salire la temperatura dell'ambiente circostante, le loro canzoni non sono inarrivabili tecnicamente ma risultano sempre incisive ed in qualche caso addirittura memorabili. Titoli subdoli come 'The Hint' e 'Born Reversed' farebbero comodo a tante formazioni statunitensi elette a capofila del genere dalla stampa specializzata e forse pompate più del dovuto. Rispetto a quest'ultime però la tendenza del duo è quella di rifiutare qualunque commistione con la scena alternative ed al contrario insistere su atmosfere cupe e spettrali ed ecco allora 'Praise The Plague', 'I Omen' e ancora la conclusiva 'Sundowning' emergere dirompenti. Adesso i Mantar sono chiamati a dimostrare di meritare la fiducia di un'etichetta tanto importante e il primo passo sarà promuovere questo secondo full lenght con una consistente attività live.