Uno degli split album più originali di sempre viene rilasciato dall’attiva Les Acteurs De l'Hombre Productions in collaborazione con Emanations Records. Non si tratta infatti della classica release dove le band chiamate in causa inseriscono uno o due brani per offrire uno spaccato della propria proposta e basta ma di un concept che ha coinvolto i vari musicisti in una visione globale e unitaria. Per gli In Cauda Venenum è una conferma dopo l’eccellente debutto dello scorso anno e vederli riprendere la suite scritta da Angelo Badalamenti per la colonna sonora di Twin Peaks è quanto mai singolare. La batteria di N.K.L.S. ti martella in testa ed il violoncello di Raphaël Verguin si ritaglia uno spazio decisivo tra chitarra e voce malsana. Gli Heir sono ormai una certezza della scena sludge transalpina e la furia di ‘Descent’ e ‘Upon The Masses’ è molto prossima al black. La sorpresa è rappresentata dagli Spectrale che ci regalano tre pezzi fantastici improntati sulla sperimentazione più esoterica. A ‘Sagittarius A’ spetta il compito di introdurre nei meandri dello split, spalancando le porte ad un’atmosfera tetra e ricca di tensione, ‘Al Ashfar’ si genera dall’agonia di Laura Palmer mentre ‘Crépuscule’ è il simbolo di un credo selvaggio e scevro da compromessi con cui Jeff Grimal (The Great Old Ones) e Jean-Baptiste Poujol sanno distinguersi dalla concorrenza.