-Core
Heart Of A Lion
Frontback
Dead End Exit Records
Pubblicato il 30/12/2016 da Lorenzo Becciani
Songs
01. All The Way For Fame
02. Dead Man On The Road
03. Honest
04. Rival Sons
05. On And On
06. Liar
07. Black Night City Light
08. Destiny
09. Fender
10. Remember
Songs
01. All The Way For Fame
02. Dead Man On The Road
03. Honest
04. Rival Sons
05. On And On
06. Liar
07. Black Night City Light
08. Destiny
09. Fender
10. Remember

Per scrivere una recensione appropriata di questo album clamoroso bisognerebbe tirare giù un trattato su tutto quanto è accaduto in ambito rock negli anni settanta e ottanta, descrivendo la nascita e lo sviluppo di generi, sottogeneri e culture, evidenziando quelli che sono stati i momenti chiave alla base di alcuni cambiamenti epocali. Questo perché ‘Heart Of A Lion’ contiene tutti gli elementi che hanno reso imperdibili tali epopee ed esprime un’attitudine sfacciata in dieci tracce catchy, energiche e potenti come un montante al mento sferrato da un peso massimo. Quando ho inserito il cd nello stereo non potevo crederci e dopo un paio di ascolti sono andato a cercarmi il debutto risalente a tre anni fa per capire quello che mi ero perso. Devo dire che già allora i quattro di Växjö possedevano una carica adrenalinica ed una propensione all’aor più tirato difficili da trovare in circolazione ed i progressi sostanziali rispetto a ‘Born With A Secret’ sono da circoscrivere al guitar work, che adesso è semplicemente sensazionale, ed alla cura dei disegni armonici. Una manciata di secondi e Anlo Front vi prenderà per mano e vi trascinerà in un viaggio a ritroso nel tempo facendovi provare le medesime sensazioni che Hanoi Rocks, Quiet Riot, Whitesnake e Electric Boys seppero trasmettere all’apice delle loro carriere. Non aspettatevi però un album retrogrado, nostalgico, svilito nel suo volere guardare per forza al passato, perché ‘Heart Of A Lion’ non è nulla di tutto questo. É vero, Anlo Front è una donna ma, oltre a poter vantare la bellezza ed il carisma di Nina Persson dei Cardigans, si vede che è cresciuta visionando le videocassette di Michael Monroe. Anche soltanto ascoltandola nella versione in studio è possibile immaginarla scatenata su un palco di tre metri per tre, appesa a tutte le strutture metalliche possibili e pronta a saltare in mezzo al pubblico da un momento all’altro. Ciò non inficia la sua performance vocale che si rivela uno dei punti di forza di una scaletta stracolma di riferimenti alla storia dell’hard rock, del glam, dello sleaze e appunto dell’aor. Sentitela cavalcare riff e assoli nelle iniziali ‘All The Way For Fame’ e ‘Dead Man On The Road’ e capirete il motivo di tanto entusiasmo. ‘I Wont’ Go’ potrebbe essere facilmente un singolo pop di successo se al posto delle chitarre ci fossero dei synth ma delle classifiche ce ne freghiamo e quindi ben venga Axel Graneskog con la sua tecnica fuori dal comune ma più che altro uno smisurato feeling. ‘Honest’ è un pezzo che i Def Leppard bramerebbero per tornare ai livelli di ‘Hysteria’ o ‘Adrenalize’, ‘Rival Sons’ cita i Casablanca mentre, sempre per rimanere in casa, ‘On And On’ avrebbe potuto essere benissimo su ‘Tearing Down The Walls’ degli H.E.A.T. col suo ritornello impossibile da dimenticare. ‘Black Night City Light’ è un’altra potenziale hit, caratterizzata da un refrain irresistibile e da un testo malinconico allorché ‘Destiny’ e ‘Remember’ assestano gli ultimi colpi in nome del sogno californiano e di quel periodo storico in cui le chart erano dominate da band come Mötley Crüe, Skid Row, Guns n’ Roses e L.A. Guns e parlare di aor non era proibito come oggi. In conclusione una considerazione che forse per qualcuno sarà scontata. ‘Heart Of A Lion’ è un album che punta su generi portati alla celebrità da numerose band anglosassoni o statunitensi ma è swedish rock dall’inizio alla fine. Scorrendo le tracce si percepisce un senso di appartenenza alla scena locale che in altre nazioni, compresa la nostra, non esiste assolutamente. Release come queste danno respiro al rock internazionale, fanno credere ancora nella rinascita del mercato e nella riproposizione di certi valori che con l’avvento di internet sembrano scomparsi ma soprattutto spingono a tornare a consumare le discografie di Hellacopters, Backyard Babies e Hardcore Superstar. Il cuore del lione non batte forte. Batte fortissimo.

 

Frontback
From Svezia

Discography
Born With A Secret (2013)
Heart Of A Lion (2017)
Dont Mind the Noise (2019)