-Core
Uncle Acid And The Deadbeats
UK
Pubblicato il 09/09/2015 da Lorenzo Becciani

Possiamo individuare una progressione dai tempi di ‘Blood Lust’?
Sicuramente ci siamo evoluti in termini di songwriting e produzione. ‘Mind Control’ è stato il primo album pensato per essere suonato dal vivo con una band alle spalle. Sta comunque agli altri dire se c’è stata una progressione anche se non ci curiamo di quelle che potrebbero essere le aspettative del pubblico. Siamo consapevoli che qualcuno rimarrebbe sempre scontento e quindi preferiamo seguire quello che ci dicono le nostre teste.

Quale era la tua visione quando hai dato vita al progetto?
Sono sempre stato ambizioso riguardo alla mia musica. Inizialmente il profilo era acustico poi ho cominciato ad aggiungere mellotron e synth avvicinandomi ad una dimensione più rock. Questo è l’unico termine che trovo adatto per descrivere la musica degli Uncle Acid & The Deadbeats. Chiunque puo’ interpretare l’album come vuole ma in passato mi sono reso conto che ogni etichetta che ci è stata data generava confusione. Sono arrivato a pensare che ci definissero doom per la qualità della registrazione.

Quanto tempo hai impiegato a comporre e registrare il nuovo materiale?
Circa tre mesi spesi soprattutto a curare le atmosfere ed il concept. Alcune tracce sono nate lo scorso ottobre al ritorno dal tour americano ma ‘Waiting For Blood’ e ‘The Night Creeper’ facevano parte del mio archivio. Ne avevo altre sei o sette ma ho ritenuto che non fossero adatte a quello che volevo proporre stavolta e quindi le ho scartate.

Dove hai preso ispirazione per la copertina?
Il bobby è in realtà ‘‘The Night Creeper’, un personaggio creato dalla stampa per aumentare le vendite, e l’ispirazione è nata dalla letteratura noir economica, dai gialli italiani e dalle storie hip hop americane. Ho immaginato questo crescendo di eventi e ho cercato di trasportarlo in musica.

Sappiamo della tua passione per la cinematografia. Ci sono dei film che ami in particolare?
‘Suspiria’ di Dario Argento è il mio preferito. Anche per la colonna sonora.

Perché hai deciso di registrare ai Toe Rag Studios con Liam Watson?
Soprattutto per la strumentazione di cui è dotato. E’ uno studio molto piccolo e adoro la sensazione di avere tutti gli altri musicisti e l’ingegnere del suono a pochi metri di distanza. L’approccio è stato molto crudo e ci abbiamo trascorso tre giorni indimenticabili. Le registrazioni si sono svolte su cassetta con compressori analogici e microfoni vintage di elevata qualità. Per completare il mixaggio invece sono serviti due mesi ed abbiamo cercato di tirare fuori un suono molto diretto come quello delle garage band.

Quali sono i passaggi chiave dell’album?
‘Murder Nights’ è potente e ipnotica come la news dell’edizione straordinaria di un giornale. E’ nata da una base di tastiera molto prog anni settanta e solo in seguito è stata aggiunta la chitarra. ‘Yellow Moon’ è una storia di strada con droga e prostitute. Quelle che di solito si trovano in piccoli trafiletti in angolo nella sesta pagina e nessuno ci fa caso. ‘The Night Creeper’ e ‘Slow Death’ sono invece le classiche canzoni da ascoltare con un film in bianco e nero in sottofondo.

Le tue liriche trattano temi come la morte e la violenza e gli scenari descritti sono quasi sempre horror o comunque oscuri. C’è un motivo in particolare dietro a questa scelta?
Oltre alla passione che mi lega per certe ambientazioni mi piace il contrasto tra i testi e le melodie zuccherose che possono nascere da una chitarra acustica o da una tastiera.

Cosa pensi che succederà quando l’ondata di revival diminuerà la sua forza?
Non saprei dirti. Probabilmente ci saranno più difficoltà per band come la nostra ma non cambieremo stile e non cederemo mai ai Pro Tools.

(parole di Kevin Starrs)

Uncle Acid And The Deadbeats
From UK

Discography
Volume 1 (2010)
Blood Lust (2012)
Mind Control (2013)
The Night Creeper (2015)
Wasteland (2018)
Nell'Ora Blu (2024)