-Core
Hail Darkness
USA
Pubblicato il 22/08/2024 da Lorenzo Becciani

Perchè avete scelto questo nome?
Volevamo qualcosa di potente e preferibilmente di due parole, anche perché tutti i nomi interessanti con una singola parola erano già presi. Siamo rimasti sorpresi che non ci fosse nessun’altra band chiamata Hail Darkess. Forse il nome aspettava solo che lo facessimo nostro.

Com’è nata la band? Eravate coinvolti in altri progetti in precedenza?
Suonavamo in altre band locali ma niente di serio, non c’era l’ambizione di fare qualcosa oltre il mero divertimento. Anche in questo caso è nata così, un demo qui e là, ma niente di veramente serio. Joshua è stato probabilmente colui che ci ha spinto a jammare in maniera seria, anche perché conosce bene la materia vintage e ha fatto di tutto perché ottenessimo il sound anni ‘70 che aveva in mente. La pandemia ci ha dato il tempo di scrivere tanto materiale, ore e ore di idee che abbiamo registrato non appena l’isteria si è placata.

Qual è era la vostra visione quando avete cominciato a comporre e registrare le prime tracce? Quanto sono cambiati i vostri obiettivi negli anni?
Siamo onesti. Ci consideriamo un tributo al doom ed al rock della vecchia scuola e paghiamo omaggio a certe band nella nostra interpretazione dell’occulto. Non abbiamo obiettivi, se non divertirci nello scrivere e registrare musica. Non ci poniamo limiti e vedremo dove saremo in grado di arrivare tra impegni quotidiani, figli, animali e vita normale. Abbiamo altri album più o meno completi da parte quindi c’è diversa musica che intendiamo pubblicare.

Avete pubblicato tanti EP e singoli/video prima di dare alle stampe il vostro full lenght di debutto. Stavate cercando la vostra identità sonora o volevate alimentare la tensione tra i vostri seguaci?
Ci piace il concept del singolo a due tracce, come usava una volta. Emmet e Mat, il nostro fotografo e videomaker, amano disegnare le copertine e aggiungere mistero alla storia. Probabilmente continueremo a farlo finché funzionerà. Lavorare ad un full lenght è un po’ fuori moda adesso, meglio pubblicare singole tracce una volta pronte invece che lasciarle da parte per anni. Porteremo avanti entrambe le cose.

La tua voce è semplicemente incredibile. Come costruite le linee vocali? 
Lavoriamo tutti insieme sulla scrittura delle parti vocali. Anche Beth, mia sorella maggiore, contribuisce con idee per le voci e liriche. É il quarto membro ombra della band. Nel prossimo futuro uscirà un EP dove canterà anche lei.

Scrivete le parti vocali e le liriche una volta che la struttura della canzone è completa?
Può accadere in entrambi i modi, dipende da come si sviluppano le idee. Con ‘With Horns Of A Beast’ siamo partiti da una melodia vocale e da una parte di testo, Joshua ha aggiunto il basso e da lì abbiamo completato la canzone. ‘Luciferan Dawn’ invece è nata da un riff.

Sei stata influenzata da alcuni cantanti in particolare?
Mia sorella Beth è la migliore cantante al mondo. Ha suonato un sacco di blues e rock quando era più giovane e mi ha introdotto alla musica di Grace Slick, Jacqui McShee, Janis Joplin, ecc. Tutte eroine che mi hanno sicuramente influenzata e ispirata, ma ci sono anche cantanti moderni. 

Dove avete registrato il materiale? Avete seguito un template specifico per produzione e mixaggio?
Avevamo due studi per registrare. Praticamente erano delle stanze con la strumentazione dentro. Alcune cose le abbiamo registrate a casa di Emmet, che potevamo raggiungere facilmente. Il padre di Joshua ha gestito uno studio negli anni '80 e '90, quindi ha una certa conoscenza degli studi di registrazione ed è lui che ci ha permesso di ottenere il sound che volevamo.

Qual è stato il momento più eccitante durante le sessioni di registrazione?
Non è stato un processo vero e proprio. Le canzoni sono state registrate in periodi diversi ed in posti diversi e poi abbiamo scelto le canzoni che sarebbero state meglio nell’album. Ricordo che siamo stati molto felici quando abbiamo completato ‘Azark!’ perché rispecchia la nostra visione heavy degli Electric Wizard.

‘With Horns Of A Beast’ e ‘Coven Of The Blackened One’ sono spettacolari! Di cosa parlano esattamente? 
Lasciamo libera interpretazione a chi ascolta. Amiamo il mistero che si cela dietro all’ignoto, specialmente per quanto concerne la musica. Non eravamo sicuri di rilasciare interviste ma abbiamo deciso che fosse giusto condividere qualcosa. Per rispondere alla tua domanda, le canzoni significano esattamente ciò che la propria immaginazione desidera che significhino.

Che ruolo svolge la religione nella vostra arte?
Un ruolo molto importante. Abbiamo una solida fede nelle nostre famiglie e siamo stati cresciuti con la religione. Giochiamo con temi legati all’occulto e passiamo ore parlando di tali argomenti, di supernaturale o horror. É un carburante creativo per la band. Non siamo satanisti però, il signore più oscuro che adoriamo probabilmente è Christopher Lee. Ci immergiamo a fondo nel materiale, nella psicologia, nel simbolismo, ecc. Prendiamo sul serio l'occulto, ma ci piace presentarlo con un po' di ironia perchè alla fine siamo una rock ‘n’ roll band, non una setta della morte mansonica.

Trovate che il termine doom metal si addica alla band o lo trovate troppo limitante?
Sì, va bene. Indossare il badge del doom è perfetto per noi. Siamo orgogliosi di essere riusciti a tirare fuori della musica che rappresenta tutto il meglio che l'occult/doom/rock ha da offrire. È un genere meravigliosamente vario... quindi sì, doom metal è più che ok.

 

Hail Darkness
From USA

Discography
Death Divine - 2024