-Core
Raise Your Fall
Italia
Pubblicato il 01/12/2016 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto direi di presentare la band…
Siamo una band pop punk della provincia di Modena ispirata da Blink 182, Green Day, Chunk! No, Captain Chunk! e We Are In The Crowd. Oltre a me ci sono Manuel Brancolini alla chitarra ritmica, Livio Saracino alla lead guitar, il batterista Daniele Brancolini e Luca Vittorio Fava che si occupa di basso e voci. Siamo un mix di stili e cori molto particolare e abbiamo pubblicato due ep. Il primo è uscito tre anni fa e si intitola ‘When Words Burn Inside’ mentre il secondo è stato pubblicato lo scorso dicembre e si chiama ‘Echoes’.

Di video in video siete cresciuti molto…
E speriamo di farlo ancora. Adesso stiamo cercando di suonare il più possibile e fare ascoltare il nuovo ep a cui teniamo molto. Poi ci concentreremo sul primo full lenght e posso anticiparti che sperimenteremo qualcosa di nuovo. Vogliamo che l’album rappresenti una crescita anche a livello di genere musicale quindi aggiungeremo dei nuovi elementi.

Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare le tracce per il secondo ep?
La gestazione è stata un po' lungo. Avevamo composto del materiale e poi lo abbiamo accantonato per dedicarci alla dimensione live. Poi ci siamo tornati sopra e nel complesso abbiamo impiegato un anno e mezzo circa per completare il processo. Con Federico Ascari della Wawemotion Recordings abbiamo prodotto di nuovo i pezzi. Non aveva mai lavorato con una band pop punk ma sapevamo che se la cavava benissimo ed infatti siamo molto soddisfatti del risultato finale.

Avete registrato solo quelle canzoni?
Ne abbiamo scartate un paio perché non eravamo sicuri di inserirle. Erano più orientate verso l’alternative rock e abbiamo pensato non fossero adatte all’ep. Di testi invece ne avrò scartati una quarantina. Scrivo in continuazione e ho impiegato un sacco di tempo a selezionare quelli giusti.

Vi siete ispirati a qualche album particolare per la produzione ed il mixaggio?
Sicuramente ci siamo ispirati agli State Champs oltre che ai We Are In The Crowd e, nello specifico, a come costruiscono gli intrecci tra voce femminile e maschile. Ci piace in ogni caso sperimentare senza copiare necessariamente gli altri. Per il mixaggio abbiamo guardato soprattutto ai Neck Deep.

Vuoi parlarci della copertina?
È chiaramente legata al titolo dell’ep perché rappresenta qualcosa del passato che è sempre presente. Come l’eco che rimbomba per diverso tempo. Si tratta dell’immagine di un parco abbandonato che una volta era vivo e pieno di persone e invece adesso è lasciato morire. Volevamo usare una foto e abbiamo trovato quelle di Mike Frederiksen su internet. É un fotografo appassionato di parchi abbandonati e ci siamo innamorati del suo stile. Lo abbiamo contattato e ci ha praticamente regalato lo scatto in modo da poterlo utilizzare per l’ep. Gli siamo davvero grati. Il parco se non sbaglio è in Danimarca.

Cosa succede alle 4 del mattino?
Tutto l’ep fa riferimento ad una relazione di lunga durata che purtroppo è finita. Ho cercato il più possibile di esternare i miei pensieri ed infatti il tema principale è l’introspezione. Sono una persona molto negativa e tormentata. In quasi tutti i testi racconto un passato turbolento tra due persone che si amano e poi, restando insieme, perdono il proprio modo di essere e non sono più riconoscibili. Ne nasce uno stato di confusione in cui una persona deve lottare contro sé stessa per mantenere la relazione e allo stesso tempo cercare la felicità ed un futuro differente.

Forse hai gia’ risposto alla mia domanda successiva. Vorrei sapere come è nato il testo di ‘I’ll Get My Life Back’ visto che siete giovanissimi..
Questo è il pezzo più spensierato dell’ep. Una sorta di rivincita per il futuro. Potrà sembrare una risposta emo o deprimente ma cerco di descrivere quello che succede quando una relazione inizia a sgretolarsi e sai che quella persona, quando starà meglio, vorrà ancora essere parte della tua vita ma non potrà farlo.

Scegli un video di quelli che avete pubblicato online e raccontaci come è stata l’esperienza di girarlo...
Direi di parlare dell’ultimo che abbiamo girato ovvero ‘4 AM’. È stato complicato perché pioveva sempre e non riuscivamo a trovare il giorno adatto per effettuare le riprese. Eravamo in un bosco nella provincia di Modena e la nebbia attorno a noi ha creato un’atmosfera veramente suggestiva. Ci siamo messi nelle mani di Luca Moretti che si è occupato della regia e devo dire che la qualità delle immagini è davvero spettacolare. Nell’occasione abbiamo voluto con noi un paio di attori e per questo ci tengo a ringraziare Andrea e Laura. La stesura della trama è opera di Luca Vittorio Fava che ama scrivere le storie dei nostri video. C’è un parallelo tra due possibile interpretazioni ovvero quella legata al testo delle canzone e quella legata alla storia del video che si riferisce maggiormente alla violenza sulle donne.

Ci sono altre band pop punk nella vostra regione o in generale nel nostro paese che ritenete valide o con cui avete legato in maniera particolare?
I Why Everyone Left sono una band easycore-pop-punk di queste parti molto valida. Altrimenti gli Halflives che sono più sul pop punk.

Quanto è difficile conciliare il fatto di essere così bella ed essere la cantante di una band? Hai incontrato difficoltà o ti sei imbattuta in giudizi che si limitavano al tuo aspetto fisico?
Per ora è andata abbastanza bene. Noto che in giro c’è sempre diffidenza per le band con cantante femminile. La gente pensa sempre che possano essere delle copie dei Paramore o che una donna non possiede abbastanza grinta ma sono sciocchezze.

Spesso il problema per le band italiane è la pronuncia inglese ma nel caso è eccellente…
Ti ringrazio. Ho vissuto all’estero e ricevuto diversi complimenti. Credo sia fondamentale per avere un profilo internazionale. Fare parte di una band richiede un impegno costante sotto numerosi punti di vista.

Quali sono i vostri piani adesso?
Per il momento abbiamo due date ad inizio dicembre. La prima al Cycle di Calenzano con Adam Kills Eve e Soldiers Of A Wrong War e la seconda a Il Blocco di Verona. Dal 3 al 8 gennaio saremo in Inghilterra per un tour organizzato dalla Anchor Agency e ci auguriamo di avere delle risposte positive.

(parole di Scilla Bordini)

Raise Your Fall
From Italia

Discography
When Words Burn Inside (2013)
Echoes (2015)