-Core
RPWL
Germania
Pubblicato il 03/03/2008 da Lorenzo Becciani

Quali sono le prime sensazioni adesso che l"album è nei negozi ?
Senza dubbio proviamo una soddisfazione immensa anche perchè la gestazione del disco è stata lunga e laboriosa. "World Through My Eyes" è stata una grande produzione. Davvero difficile fare meglio a nostro modo di vedere. Per questo abbiamo tentato di provare altre strade evitando di alterare quelli che sono gli elementi che ci hanno contraddistinto in passato. Rispetto al materiale precedente quello di "The RPWL Experience" è sicuramente più fresco e attuale. Al suo interno trovi canzoni suonate col cuore e registrate quasi in presa diretta senza esagerare con la produzione.
Ho letto che l"album doveva intitolarsi "Choose What You Want To Look At"..
E" proprio così. Voleva essere una sorta di avvertimento. Poi invece abbiamo preferito non dare troppi riferimenti e lasciare che il pubblico si avvicinasse all"ascolto senza moniti particolari. Ci sarebbero state molte frasi adatte prese dai nuovi testi ma a mio parere questo distacco è ancora più efficace.
A livello di produzione quindi i cambiamenti sono stati notevoli..
"World Through My Eyes" è stata un"esperienza molto più spirituale dalla quale abbiamo voluto uscire con i piedi per terra. Quel disco fu registrato in India sperimentando una strumentazione e un"effettistica molto vaste. In questo caso invece ci siamo affidati maggiormente all"istinto senza utilizzare effetti particolari. E" stato tutto molto più spontaneo come in un processo di action painting.
"Stranger" è la mia canzone preferita dell"album. Di cosa parla esattamente ?
Con il testo ho voluto descrivere una situazione immaginaria di due cecchini che si trovano uno di fronte all"altro pronti a sparare. Nonostante l"intento sia quello di ucciderersi l"un l"altro i due iniziano a comunicare e cominciano a porsi domande non riuscendo più a sparare. La mia idea era quella di descrivere l"inutilità delle guerre. E" ridicolo pensare che siamo costretti a uccidere chi non si conosce veramente.
Nella recensione ho parlato di come siete riusciti a trasportare il concept di "Fear Of A Blank Planet" dei Porcupine Tree fino a livello subconscio. Il potere mediatico è davvero un pericolo tanto grande ?
Non conosco troppo i Porcupine Tree anche se ho trovato gli ultimi due dischi da loro pubblicati molto interessanti. Il potere dei media è qualcosa che prima avvilisce e poi spaventa per quanta forza è riuscito ad assumere col passare degli anni. Ci sono intere generazioni di persone che non riescono a muovere un passo in una direzione o l"altra senza che ci sia un input mediatico alle spalle.
Come siete entrati in contatto con Inside Out ?
Attraverso il nostro manager Jacob. Devo dire che siamo veramente soddisfatti perchè il livello delle produzioni dell"etichetta è davvero alto e ci spinge a fare sempre meglio.
Tra l"altro il disco dei Frost di Jem Godfrey è uscito sempre per Inside Out e  "The RPWL Experience" è a mio parere insieme a "Milliontown" a  uno dei migliori esempi di una nuova era per il progressive.
Non sono in grado di collocare la band in un genere o nell"altro semplicemente per il motivo che noi stessi non ci sentiamo di appartenere a qualcosa di definito. Aggiungo che se dovessi rispondere a una domanda precisa non saprei dirti cos"è il prog attualmente. Il complimento migliore che ci hanno fatto in questi anni è quello di essere un gruppo diverso da tutti gli altri e ce lo teniamo stretto. Le nostre influenze partono dai primi Pink Floyd a dischi di avanguardia e di disco in disco il gruppo è cresciuto prendendo alcune strade invece di altre. "Milliontown" è un album bellissimo e credo sia sbagliato limitarlo alla scena progressive come del resto le nostre release anche se trovo ci sia un aspetto romantico e positivo nel ricercare nelle release di oggi un nuovo percorso per chi ama certo rock progressivo. Ce n"è davvero bisogno su questo sono d"accordo con te.
Pensate ancora che Dio abbia fallito ?
"God Has Failed" non è stato solamente il nostro debutto discografico ma una riflessione molto importante sulla mia sfera personale. Penso che in fondo tutte le persone siano religiose anche se la maggior parte di loro non sa esattamente cosa sia la religione che spesso viene confusa con altre forme di culto o potere come i mass media. Tutti si fanno delle domande e quella canzone fu una sorta di risposta/reazione alla scomparsa di mio padre. Quello che sicuramente non mi piace pensare è di dovere credere in qualcosa solo perchè è tradizione o mi viene comandato. In questo sono cambiato molto con gli anni.
Perchè avete scelto di riprendere proprio "Masters Of War" di Bob Dylan ?
Tra tante canzoni degli anni sessanta "Masters Of War" è stata davvero un inno di protesta reale nei confronti di una situazione che guardando ai fatti di oggi non pare mutata. Inoltre è un pezzo che si avvicina molto a  "Choose What You Want To Look At" e all"idea con cui è stato concepito.
Spiegaci infine la copertina..
E" chiaro che volevamo identificare i testi con un"immagine che lasciasse riflettere mentre scorrono le canzoni. La televisione vuole impersonificare, rendere reale il più possibile il problema mediatico  considerato che ormai è un"entità che fa parte della nostra vita quasi un membro di famiglia. Il numero di telefono che si legge sullo schermo ha diversi significati che non posso rivelare ma comunque quello principale è che secondo alcuni siamo visti tutti come numeri, etichette, persone da assemblare secondo procedimenti consolidati. Se volete saperne di più potete provare a chiamare..

(parole di Yogi Lang)

RPWL
From Germania

Discography
2000 – God Has Failed
2002 – Trying to Kiss the Sun
2003 – Stock
2005 – World Through My Eyes
2008 – The RPWL Experience
2012 – Beyond Man and Time
2014 – Wanted
2019 – Tales from Outer Space
2023 – Crime Scene