-Core
Kaktus Einarsson
Islanda
Pubblicato il 15/05/2021 da Lorenzo Becciani

Ciao Kaktus, è molto bello sentirti..
Anche per me è bello essere tornato a fare interviste. 

Come è nata l’idea di questo progetto solista?
Volevo esplorare altri modi di fare musica, senza il contributo e l’approvazione di qualcun altro. Ho pensato solo a me stesso e ho seguito un approccio molto egocentrico e sperimentale.

Anche con i Captain Fufanu avevi sperimentato parecchio. Possiamo parlare di un ritorno alle origini?
Non proprio, perché in quel caso eravamo comunque io e Gulli. Avevamo sedici anni e nel giro di qualche mese scrivemmo un sacco di materiale. Più che un ritorno alle origini è stato un cercare le origini. Dopo dodici anni ho provato a capire chi sono come artista. 

Le canzoni sono state scritte in un periodo breve o lungo?
Direi una via di mezzo. Alcuni demo provengono da idee del 2017 ma la maggior parte del materiale è stata composta tra la fine del 2018 e il 2019. A gennaio dell’anno scorso l’album era terminato poi ho aspettato di capire quando farlo uscire, è nata la mia bambina e c’è stato tanto tempo per mixarlo. 
  
Hai usato anche dei pezzi che avevi scritto per i Fufanu?
Tutto è nato da tre pezzi che ho scritto esclusivamente per me stesso. Mi ero appena trasferito a Copenhagen e ho composto ‘Kick The Ladder’, ‘No Runaway’ e ‘One Of Those’. L’intera produzione dell’album è ruotata attorno a queste canzoni. Prima ho investigato un po’ su quali suoni  sarebbero stati più adatti e poi, dopo aver registrato qualche demo per trovare le versioni giuste, ho cominciato a lavorare sul resto del materiale. Un paio di pezzi sono nati da registrazioni che avevo salvato sul mio computer per i Fufanu e che non avevo utilizzato perché non erano adatte alla band. Non ho usato outtakes. 

Come hai vissuto quest’ultimo anno?
Sembrerà strano ma è stato l’anno più bello della mia vita. Quando è scattata l’emergenza sanitaria ero a Copenhagen e nel giro di sei ore hanno chiuso tutto. A quel punto sono tornato a Reykjavik e ho aspettato che nascesse la mia bambina. Nessuno mi ha disturbato e mi sono goduto ogni momento senza dover pensare a niente. Ho solo seguito la definizione dell’artwork e la promozione dell’album ma è stato tutto molto tranquillo. 

Un pregio dell’album è che ogni volta che lo ascolto scopro nuovi elementi ed un altro che la produzione è davvero unica. 
Ho esplorato tecniche nuove dal punto di vista compositivo. Scrivo musica per installazioni col pianoforte e ho deciso di usarlo in un senso più pop. L’idea è stata di quella di rendere le canzoni molto semplici, con melodie di facile presa e ambientazioni accessibili. Tutto molto diverso da quello che faccio con i Fufanu che sono basati su ambientazioni imponenti e sull’aspetto performativo. In quel caso non è possibile realizzare un set acustico delle canzoni. In questo invece i pezzi sono molto semplici e solo in seguito ho aggiunto qualche elemento per raffinarli. Dopo aver scritto ‘Kick The Ladder’ ho pensato di aggiungerci dei synth e ho contattato il mio amico Thibault Gomez per una sessione. Dopo un’ora e mezzo insieme abbiamo capito cosa volevamo ottenere ed è stato talmente eccitante che ho deciso di coinvolgerlo per l’intero processo. Lui suonava certe cose al piano e io creavo una sorta di riverbero. 
 
Al disco ha collaborato anche Kurt Uenala.
Il suo apporto è stato fantastico ed è successo tutto per caso. Volevo qualcuno per co-produrre l’album. Mi interessava avere un dialogo con qualcuno sui pezzi per evitare di perdermi troppo in certe decisioni. Un giorno siamo andati a pranzo insieme, gli ho fatto ascoltare qualcosa e abbiamo tirato giù qualche nome. Non avevo pensato a lui perché anche lui stava per avere un bambino quindi non pensavo potesse farlo. Non ricordo come è successo ma ad un certo la collaborazione è partita, è venuto in Islanda e ha funzionato talmente bene che ho smesso di chiamare ‘Kick The Ladder’ il mio album. É diventato il nostro album. Null + Void è un genio. 

Qual è la traccia chiave?
C’è un motivo per cui ho scelto ‘Kick The Ladder’ come title track ma non c’è una sola canzone di troppo nell’album. Le amo tutte perché ognuna di esse mostra una dimensione artistica differente. 

Personalmente trovo ‘45rpm’ geniale..
È nata in maniera incredibile. Guardavo dei video sul mio cellulare e ho trovato questa registrazione in cui suonavo al piano una melodia molto semplice. Talmente semplice che qualcosa mi ha intrigato. Allora l’ho caricata sul computer e ho cominciato a lavorarci. Ho usato un drumbeat per registrare a tempo la chitarra, ci ho cantato sopra e poi ho cancellato il drumbeat e mandato tutto a Thibault per farglielo sentire. Il giorno dopo ci siamo visti e c’era di nuovo il drumbeat. Non lo avevo cancellato del tutto. Mi è piaciuta e l’ho lasciata così. 

Quando l’ho ascoltata ho subito pensato a dei possibili remix a cura di Jonsì, Gulli, tuo padre…  
Potrebbe essere una bella idea.

I Fufanu sono attualmente la migliore live band islandese. Che tipo di show hai pensato per promuovere ‘Kick The Ladder’?  
A Dicembre sarei dovuto andare in tour con John Grant. Per il momento abbiamo fissato un’altra data insieme a Berlino a Settembre e sarà veramente bello perché lui suonerà al piano con un synth o due di accompagnamento, mentre io suonerò i pezzi nuovi assieme a Thibault Gomez al pianoforte. Avrò la chitarra, un mellotron e una piccola tastiera. Sarà esattamente l’opposto di quello che le persone sono abituate ad aspettarsi da me. Magari invece per qualche festival penserò a qualcosa di differente. 
 
Cosa hai ascoltato di recente di musica islandese?
Soprattutto Russian Girls e JFDR. ‘My Work’ è davvero un pezzo fantastico.  
 
Quando uscirà il prossimo album dei Fufanu? 
Non credo presto ma mi auguro presto ahahah… Prima dobbiamo farlo. Direi che adesso siamo pronti. Avevamo bisogno di uscire un po’ da quel mood per poi poterci rientrare in pieno. 

Sarà difficile fare meglio di ‘Sports’..
Pensa che a Natale ho fatto un viaggio in macchina e ho riascoltato ‘Sports’ dall’inizio alla fine dopo circa due anni che non lo facevo. È stato bellissimo. 
 
Qual è la canzone di ‘Kick The Ladder’ che preferisce tua figlia?
Ha solo otto mesi ma le piace molto ‘Hypnotized’. L’altro giorno l’ho suonata per lei con la chitarra ed era contenta. Invece non sopporta ‘Kick The Ladder’ ahahah…  

 

Kaktus Einarsson
From Islanda

Discography
Kick The Ladder - 2021