-Core
In The Woods...
Norvegia
Pubblicato il 19/12/2022 da Lorenzo Becciani

Quali sono i ricordi più belli delle sessioni di registrazione di ‘Rehearsal/Demo 02.93’ e ‘Isle Of Men’ e naturalmente del debutto ‘Heart Of The Ages’? Qual era la visione all’epoca?
(Kåre André Sletteberg) Non facevo parte della band in quel periodo, ma sono sicuro che ci fosse grande attenzione nel comporre buona musica.

Possiamo dividere la vostra carriera in due grandi ere. La prima dal debutto a ‘Strange In Stereo’ e la seconda da ‘Pure’ ai nostri giorni. Quali sono le differenze principali tra questi due periodi?
(Kåre André Sletteberg) Ritengo che una linea possa essere tracciata tra ‘Heart Of The Ages’ e ‘Cease The Day’, perché per la prima volta nella storia degli In The Woods ci siamo sentiti come una band vera e propria. In ogni caso non siamo persone egocentriche che pensano solo a sé stesse o al guadagno che potrebbe derivare da questa attività. Ci interessa solo la musica. 

Quando avete cominciato a comporre il materiale per ‘Diversum’? É stato un processo complicato? 
(Bernt Fjellestad) Circa tre ore dopo essere stato ingaggiato. Sì, è stato complicato. Sono sempre stato un cantante di heavy e power metal quindi per me non è stato semplice misurarmi con materiale più estremo. 

Cosa desideravate cambiare in termini di produzione e mixaggio?  
(Kåre André Sletteberg) Niente in verità. Volevamo che la produzione ed il mixaggio fossero un’estensione di quello che abbiamo sempre fatto. Dal vivo, siamo quelli che ascolti su disco.

Qual è stato il momento più eccitante delle sessioni di registrazione?
(Nils Olav Drivdal) Come si sono evolute le canzoni con Bernt a bordo. Ci ha fatto suonare come una sola unità e personalmente trovo che si senta bene. Poi il fatto che il nuovo album rappresenti un’evoluzione del suono degli In The Woods è molto importante per me.  

Come nascono le canzoni di solito? 
(Nils Olav Drivdal) In generale si tratta di comporre dei riff e capire cosa potrebbero aggiungerci gli altri membri. Quando compongo per gli In The Woods, lo faccio in maniera molto più diretta. Non seguo delle regole precise, cerco solo di rendere le cose il più possibile interessanti e varie. 
(Bernt Fjellestad) Avviene semplicemente. Non seguiamo rituali specifici. Quando arrivano le idee mi faccio trascinare.

Qual è la traccia chiave?
(Nils Olav Drivdal) Per me non ce n’è una in particolare. Si tratta solamente di tracce che stanno bene insieme.
(Bernt Fjellestad) Per quanto mi riguarda ‘Your Dark’, perché è la prima per cui ho scritto le liriche e su cui ho cantato. Ha rappresentato una sorta di base per quello che poi è diventato ‘Diversum’.

Come avete scelto il nuovo cantante? Avete svolto delle audizioni? 
(Nils Olav Drivdal) Nessuna audizione. Avevamo in mente un paio di nomi e quando lo abbiamo sentito cantare su una delle canzoni che avevamo pronte ci abbiamo capito che era l’uomo giusto per noi. Ci conosciamo da oltre vent’anni e questo ha reso tutto più facile.  
(Bernt Fjellestad) Oh, assolutamente. Mi hanno fatto cantare due pezzi di Conway Twitty, uno di Merle Haggard, quattro degli Stryper e ‘My World’ dei Guns n’ Roses. É stata un’esperienza straziante ahahah…

Trovate che la scena avantgarde-black metal sia sempre attiva? Quali sono le band più interessanti? 
(Nils Olav Drivdal) Personalmente ascolto musica di diversi generi, sono un vecchio punk e ho scritto anche musica pop. Tutti noi ascoltiamo band diverse e credo che sia questo il motivo principale per cui la nostra musica è stata definita così. Amo Tribulation e Wormwood. Forse non sono super-avantgarde ma prendono spunto da diversi stili.

Il paganesimo rappresenta ancora un’influenza per voi? 
(Nils Olav Drivdal) Sì, per me lo è. Cerco nella Natura e credo che l’inferno sia nelle altre persone. La Natura è silente. Non giudica e rende potenti. 
(Bernt Fjellestad) Per me no!

Il vostro è uno stile che prende spunto dalla tradizione e ha un forte legame con la terra da cui provenite. Quanto influisce sul risultato finale e quanto è importante per voi essere norvegesi? 
(Nils Olav Drivdal) Sono orgoglioso di essere norvegese e orgoglioso della nostra cultura, ma essere pagano per me significa  vedere il mondo come una sola unità, senza confini. Nel mondo ci sono tante belle culture e dovremmo imparare dalle nostre differenze. Per me è importante che le canzoni abbiano un significato per le persone. Alcuni amano dipingersi il volto e apparire offensivi. A me fanno solo ridere. Non lo farei mai.

Quali sono stati i momenti più belli in carriera? Vi siete fatti degli amici reali nel music business? 
(Nils Olav Drivdal) Non ci sono stati momenti particolari, ma apprezzo molto la possibilità di viaggiare, vedere il mondo e incontrare persone interessanti. Ho un sacco di amici nell’ambiente. Naturalmente ci sono persone finte come in tutte le situazioni, ma anche persone vere. Sta a noi scegliere con cui avere a che fare. 


 

In The Woods...
From Norvegia

Discography
1. The Coward's Way
2. Moments
3. We Sinful Converge
4. The Malevolent God
5. A Wonderful Crisis
6. Humanity
7. Master of None
8. Your Dark