-Core
Omnium Gatherum
Finlandia
Pubblicato il 17/01/2011 da Lorenzo Becciani
Abbiamo davvero apprezzato il vostro nuovo album intitolato 'New World Shadows' e crediamo che sia uno dei dischi di death metal melodico più avvincenti in oltre dieci anni. Quali sono gli eventi principali che vi hanno portato alla pubblicazione del disco?
(Jukka) Anche noi siamo convinti del potenziale dell'album. 'New World Shadows' rappresenta il continuum naturale di 'The Redshift', la musica si è evoluta a partire da quelle canzoni anche se in questi due anni non ci sono stati eventi particolari. L'unico cambiamento significativo è stata la dipartita di Harri Pikka. Prima di completare il materiale che avevamo a disposizione siamo stati in tour per diversi mesi e probabilmente tutti quei viaggi hanno influenzato in modo subliminale la stesura dei brani.
Quali sono le differenze principali tra questa release e le precedenti?
(Jukka) Harri era uno dei compositori quindi era logico che le canzoni nascessero differenti. Markus si è occupato del songwriting e questo ha permesso di mantenere una certa continuità col passato. L'impatto è enorme e le canzoni sono legate tra loro da un'epicità di fondo davvero trascinante.
(Markus) 'The Redshift' era stato composto quasi totalmente in un angolo della mia casa mentre 'New World Shadows' è nato nella foresta. Il legame con la vita e la natura è molto più forte. La pressione ci ha fatto bene.
Quanto è cambiato il vostro processo compositivo in questi anni?
(Markus) L'idea di base è sempre la solita ovvero quella di ottenere un equilibrio tra aggressività e melodia e dipingere scenari intriganti con la musica. Per certi versi il processo è diventato più noioso perché stiamo molto attenti alla preproduzione e non lasciamo niente di intentato. Allo stesso tempo abbiamo imparato ad arrangiare le nostre canzoni e questo è un grande risultato.
Cosa è successo con Harri Pikka e come avete affrontato la separazione?
(Markus) Immagino che il nostro misterioso amico volesse dedicare la propria vita a qualcos'altro e fosse stufo di stare con noi dopo tredici anni di attività. Magari voleva solo trovare più tempo per giocare a pallacanestro.
Introduciamo l'album con un breve track by track...
(Jukka) La prima traccia 'Everfields' è epica e potente. Un gigante melodico di nove minuti con uno dei testi migliori dell'album. Da un lato le liriche descrivono la vasta regione della nostra esistenza nella quale tutto è armonioso e si manifesta un orizzonte infinito in qualunque direzione. Dall'altro 'Everfields' parla di come è possibile affrontare qualunque situazione con calma. E' come scoprire se stessi nuovamente. Per questo nel coro mi pongo la domanda di dove fosse il mio cuore fino a quel momento. 'Ego' parla della forza e di come si possa amministrarla con dignità senza cadere nella mediocrità e in banali insulti alla comune intelligenza. In tibetano significa eldquo;puoi capireerdquo;. La title track dell'album narra della scoperta di un nuovo mondo attraverso misteriose ombre. Predica l'autocontrollo per mantenere la coerenza nei propri valori e applaude a qualunque situazione della vita. Abbiamo girato un video per 'Soul Journeys'. Il pezzo è malinconico ma anche pieno di speranza e trovo curioso come i due elementi possano convivere. 'The Nova Flame' racchiude nel testo la trilogia di 'Flame' presente in ogni album a cui ho partecipato. Ognuno pueograve; interpretarla come meglio crede ma rappresenta una celebrazione della vita. 'An Infinite Mind' è il brano più immediato del disco mentre 'Watcher Of The Skies' è totalmente strumentale e serve da collegamento con 'The Distance'. Quest'ultima descrive il mondo esattamente come lo vediamo con i nostri occhi. Qualcosa di perfetto eppure pieno di imperfezioni. Una volta compreso il paradosso non è difficile relazionarsi con gli altri per il resto della propria esistenza. Infine 'Deep Cold' parla di come si debbano costruire delle barriere importanti per potere misurare la nostra capacità di adattarsi alle fluttuazioni della vita.
'Everfields' e 'Deep Cold' sono le tracce più lunghe e curiosamente l'introduzione e la chiusura del disco. Possiamo considerare 'New World Shadows' come un unico viaggio nel quale i titoli sono solamente nomi per separare le canzoni l'una dall'altra?
(Markus) E' un invito a visitare un nuovo mondo nato tra le ombre e denominato adult oriented death metal.
Come si sono svolte le registrazioni?
(Markus) Abbiamo creato lo studio nel posto in cui proviamo da sempre con l'eccezione delle parti di batteria che sono state registrate presso gli Astia Studios. Questo ci ha permesso di rendere il programma più flessibile, andare a casa a dormire invece di affittare appartamenti o vivere negli alberghi e lavorare insieme a Teemu Alto. E' da oltre sette anni il nostro ingegnere sonoro e ci fidiamo di lui totalmente. Dan Swaneouml; si è occupato per la seconda volta del mixaggio.
A quali album vi siete ispirati per la produzione?
(Markus) Quando Dan Swaneouml; ci ha chiesto a quali dischi volevamo che si riferisse nel suo lavoro gli ho risposto eldquo;una versione moderna di 'Counterparts' e 'Test For Echo' dei Rush con lo sguardo rivolto agli ultimi lavori di Testament e Swallow The Sun. Siamo profondamente legati al death metal melodico degli anni novanta e a gruppi come Amorphis, Edge Of Sanity, Dark Tranquillity e Opeth ma allo stesso tempo il prog dei due decenni precedenti rappresenta uno stimolo importante.
In 'The Distance' avete recuperato il riff e le melodie di 'Just Signs'. Qual è il motivo di questo legame con il passato?
(Markus) Quello che senti in 'The Distance' è il riff originale che avevamo composto anni fa ma che poi realizzando 'Just Signs' avevamo modificato seguendo un'ottica più commerciale. Era venuta fuori una versione più delicata e per questo l'abbiamo riproposto con rabbia. Non credo sia un reato rubare i riff a se stessi.
Potete darci qualche anteprima sul video di 'Soul Journeys'?
(Markus) Contiene degli estratti dall'ultima volta che abbiamo suonato a Helsinki con qualche scena girata seriamente da Jukka tra neve, televisione e volatili. Molto finlandese.
Avete cambiato molte etichette nella vostra carriera. Nuclear Blast, Candlelight e adesso Lifeforce. Cosa c'era che non andava con le precedenti e cosa avete guadagnato firmando l'ultimo contratto?
(Markus) Il mercato musicale sta vivendo un momento difficile, i cd non vendono più e fare concerti costa una fortuna. Sinceramente non riesco a capire le label che spendono tanti soldi per un disco e poi evitano di promuoverlo. E' una vera giungla e tante ottime uscite finiscono per smarrirsi. Abbiamo scelto la Lifeforce dopo numerosi problemi e il loro supporto è davvero consistente.
(Jukka) Il nostro obiettivo è quello di organizzare più date possibili. A maggio saremo di nuovo in Italia e vogliamo visitare posti nuovi.
Quali sono i gruppi che ritenete più interessanti al momento?
(Jukka) The Nibiruan, Kiuas e Amoral
(Markus) Sto riscoprendo il genio degli Edge Of Sanity


Omnium Gatherum
From Finlandia

Discography
Spirits And August Light (2003)
Years In Waste (2004)
Stuck Here On Snakes Way (2007)
The Redshift (2008)
New World Shadows (2011)
Beyond (2013)
Grey Heavens (2016)
The Burning Cold (2018)
Origin (2021)