L'album inizia con 'First Snow' e 'Winter Within'. Quanto sei influenzato dal gelido inverno finlandese?
Questo è l'inverno più freddo dagli anni settanta e anche l'anno passato fu molto duro. Dobbiamo relazionarci con le temperature rigide anche se dentro di noi vorremmo fuggire. L'atmosfera del paese in cui vivo è senza dubbio un'influenza e la natura ci regala continuamente emozioni ma le due canzoni citate non contengono elementi malinconici. Sono soltanto un onesto riflesso della mia mente. I testi nascono in studio quando la parte strumentale è stata già scritta e spesso non mi ricordo nemmeno come sono nati. Nonostante sia una persona felice e positiva è più frequente che provengano da momenti di disagio. Quando ho qualche pensiero per la testa mi concentro sulla tecnica e riesco a gettare tutto nella musica.
Quali sono le differenze principali tra questo disco e 'Soundscape Of Silence'?
La produzione è semplicemente grandiosa e per la prima volta ci siamo trovati tutti insieme in studio. Abbiamo impiegato tre settimane a registrare le canzoni e poi mi sono occupato del mixaggio. Il processo che ha portato alla realizzazione 'Soundscape Of Silence' fu un vero disastro. Dovemmo registrare da capo la batteria e incontrammo problemi infiniti. Questo rese tutto frettoloso e non avemmo il tempo di risolvere tutto quello che non andava.
Quali atmosfere desideravi ottenere in studio?
Ci siamo concentrati di più sulle chitarre ma non avevamo posto nessun tipo di condizione. La tecnologia ci ha aiutato negli arrangiamenti e per il resto abbiamo cercato di ottenere un suono pulito e potente. In tanti hanno un portatile e sanno armeggiarci, ci sono tanti editor ma pochi tecnici davvero bravi e molti dischi metal di oggi non suonano naturali. Fosse per me sarei felice di tornare al tape recording.
Oltre a cantare suoni la chitarra, le tastiere e la batteria. Non trovi strano vedere altri musicisti suonare le tue parti on stage?
Al contrario è divertente e questa volta avendo i ragazzi in studio con me ho potuto organizzare ogni aspetto al meglio. Il momento più noioso è quando devi spiegare a qualcuno come suonare un certo passaggio. La batteria è fondamentale. Pueograve; cambiare davvero l'impatto di un disco. E' grazie a Atte Palokangas se il nuovo disco suona così heavy.
Quanto è cambiato il tuo approccio dai tempi di 'My Darkness'?
In verità molto poco anche se tutto si evolve.
Quali sono le canzoni su cui punti maggiormente?
Senza dubbio 'Winter Within' e 'Wreith'. La prima verrà utilizzata come intro per i nostri prossimi concerti mentre la seconda è il pezzo più evoluto che abbia mai scritto.
Quella dei Before The Dawn è una eccitante forma di death metal moderno. Quanto è forte il legame col passato? Sei affascinato dalle recenti reunion?
Lo sono anche se ho un certo timore quando accade. Quando è successo agli At The Gates avevo il terrore di vederli. Negli ultimi due anni ho visto molte band in azione in Finlandia e trovo positivo il fatto che questi musicisti siano ancora in giro a divertirsi.
In passato avete supportato Katatonia, Swallow The Sun, Scar Symmetry e Amorphis. Da quale band ritieni di avere imparato di più?
Ho lavorato spesso con gli Amorphis e devo ammettere che mi sono sempre trovato alla grande. Oltre ad essere dei grandi professionisti sono fanatici dei tecnici di palco perché sanno quanto possono essere importanti. 'Tales From The Thousand Lakes' è un disco immenso e ancora oggi lo ascolto con piacere.
Adesso vogliamo un update sui tuoi prossimi progetti..
Ad aprile entrereograve; in studio con i Black Sun Aeon per registrare il nuovo disco. Mentre stiamo parlando dovrebbe essere già uscito l'esordio dei RoutaSielu. E' un gruppo totalmente nuovo in cui credo molto e lo stile non è lontano dall'ultimo album di Rob Zombie. Con Dawn Of Solace e Final Harvest invece ci siamo presi una pausa.

(parole di Tuomas Saukkonen)