-Core
Dynazty
Svezia
Pubblicato il 07/04/2014 da Lorenzo Becciani

Quali sono i luoghi di Stoccolma che ami particolarmente?
Viviamo quasi tutti nei pressi di SoFo, nel sud della città, e puoi trovarci locali dove bere ottima birra ed incontrare altri musicisti. E' una zona molto viva e raramente ci allontaniamo. E' anche ricca di sale prove ma in generale il nostro paese offre ai giovani tante opportunità di suonare ed imparare musica.

Sono stato al Debaser. Altri posti fighi dove vedere concerti?
Ce ne sono tanti ma quello che preferisco attualmente è l'Harry B James dove il venerdì sera suonano di glam e sleaze bands. Altrimenti c'è sempre il Pub Anchor che è un ritrovo storico per la scena heavy metal e hard rock della città.

Come siete entrati in contatto con Spinefarm?
La reputazione della label nell'ambiente è buona e parlandone con gli Amaranthe che sono nostri amici abbiamo pensato che fosse una soluzione da prendere in considerazione. Ci siamo proposti e l'accordo è nato velocemente. Subito hanno dimostrato di credere nel nostro materiale e circondarci di nuovi partner era quello di cui avevamo bisogno in questo momento. Per noi 'Renatus' è veramente un modo di ripartire da capo e rilanciarci dopo un paio di esperienze negative.

I vostri album sono poco conosciuti dalle nostre parti. Avete sofferto di mancanza di promozione fino adesso?
Sicuramente è andata così. E' strano perché sappiamo che il nostro genere trova molto consensi in paesi come l'Italia e la Spagna ma il mercato discografico segue regole bizzarre. Il nostro sogno è quello di farci ascoltare negli Stati Uniti ma penso che ci vorrà ancora del tempo per realizzarlo.

Cosa volevate cambiare dopo tre album?
Ci siamo resi conto che ascoltavamo più heavy metal e quindi ci pareva giusto assecondare tale tendenza. Le nuove canzoni sono più veloci e potenti. Abbiamo dovuto provare molto di più rispetto al passato.

La Svezia è piena di fantastiche band hard rock e heavy metal. Quali sono i vostri punti di riferimento principali?
Su tutti direi Soilwork e Meshuggah. Abbiamo un grande rispetto per entrambi.

Nelle vostre canzoni percepisco anche diverse influenze AOR e glam...
Diciamo che gli anni settanta hanno fatto lezione un pò a tutti. Gruppi come Deep Purple, Led Zeppelin e Whitesnake fanno sempre parte dei miei ascolti. Per quanto riguarda l'AOR citerei Hardline e House Of Lords.

Un'altra influenza evidente sono i KISS...
Qui in Svezia sono un'istituzione e ce lo fanno notare in parecchi visto il nome che abbiamo scelto. Amo molti dischi ed a parte 'Dynasty' ascolto sempre volentieri 'Destroyer', 'Animalize' e 'Crazy Nights'.

Quanto tempo avete impiegato per comporre e registrare il nuovo album?
Abbiamo cominciato a natale dello scorso anno e terminato in estate. Circa sette-otto mesi nel complesso. Rispetto agli album precedenti la pre-produzione è stata molto più lunga. Ogni canzone è stata studiata nei dettagli. Una volta ascoltati i demo all'infinito ed apportate le modifiche necessarie siamo entrati ai Black Lounge ed agli Abyss Studios ed abbiamo registrato il materiale sotto la supervisione di Jonas Kjellgren che si è poi occupato del mixaggio. E' grazie a lui se l'album suona tanto potente. La produzione si è svolta invece nel mio studio personale.

A quali album vi siete ispirati per la produzione?
A nessuno in particolare. Abbiamo cercato di prendere il meglio da quello ascoltiamo di prog e power metal.

Adesso prova a recensire 'Starlight' e 'Run Amok' per i nostri lettori...
A mio avviso 'Starlight' è una delle canzoni più belle. Ha preso il meglio delle melodie power metal e rappresenta quello che siamo adesso come band. 'Run Amok' invece fin dall'inizio è stato il tipico anthem da cantare a squarciagola. Ruota attorno ad un riff power metal piuttosto classico ed è un pezzo fatto apposta per divertirsi dal vivo.

Avete appena diffuso il video di 'Starlight'. Com'è stato girarlo?
Come per 'Sultans Of Sin' abbiamo girato con un nostro amico che si chiama Morgan Hassel . E' stata un'esperienza divertente e ci siamo avvalsi di un paio di location a sud di Stoccolma.

Chi si è occupato dell'artwork?
In realtà avevamo parecchie idee e ne abbiamo discusso con Vira Haglund che ce l'ha bocciate tutte. Volevamo qualcosa alla Iron Maiden ma ci ha detto che avrebbe fatto schifo. Gli avevamo parlato del concept di 'Renatus' e dopo un pò ci ha proposto questa immagine che simboleggia l'idea di rinascita ed è sicuramente diversa dalle tipiche copertine metal.

Come avete scelto Jonathan Olsson per il ruolo di bassista?
Perdere Joel è stato un contraccolpo pesante perchè era una persona dotata di grande energia ma riflettendoci abbiamo pensato di non affrettare i tempi e trovare la soluzione giusta. Andare in tour non è semplice e devi trovarti persone con tutti gli altri membri. Quando ce l'hanno raccomandato abbiamo deciso di incontrarlo e ci è subito sembrato il ragazzo giusto. Inoltre è un musicista sensazionale.

Qual è stata la vostra esperienza dal vivo più memorabile fino a questo momento?
Un concerto a Changsha in Cina davanti a tremila persone. Non so esattamente quante copie abbiamo venduto da quelle parti ma posso dirti che il pubblico era assurdo. Adesso faremo qualche data di supporto ai Gamma Ray e poi parteciperemo a numerosi festival.

(parole di Mike Lavér)

Dynazty
From Svezia

Discography
2009 – Bring the Thunder
2011 – Knock You Down
2012 – Sultans of Sin
2014 – Renatus
2016 – Titanic Mass
2018 – Firesign
2020 – The Dark Delight
2022 – Final Advent
2025 - Game of Faces