Un divertente ritorno per la creatura malsana di Ryan Waste (Bat, Volture, Immortal Avenger) che ha atteso cinque anni prima di dare alle stampe il successore di ‘The Fatal Feast’. Forse è inutile sottolinearlo ma il motivo per cui questa sorta di progetto parallelo, non per il chitarrista ma sicuramente per Tony Foresta (Iron Reagan) e Dave Witte (Birds of Prey, Burnt By The Sun), ha avuto tanto successo risiede nella capacità di recuperare non soltanto il vigore ed il thrash degli anni ‘80 ma l’attitudine scanzonata e irriverente di band come Suicidal Tendencies, Anthrax e Nuclear Assault. Ogni pezzo è un concentrato di riff tritaossa, assoli al fulmicotone, giri di basso roventi e colpi di batteria forsennati ad innescare il pogo. L’inizio è micidiale grazie a ‘Breathe Grease’, ‘Shrednecks’ e ‘Poison The Preacher’ sono epiche almeno quanto la title track e ‘Amateur Sketch’ che impiegheranno poco a divenire dei classici dal vivo. ‘Death Proof’ è malata e divertente quanto il film pulp di Quentin Tarantino a cui si ispira e ‘Think Fast’, posta in chiusura, racchiude nella sua semplicità tutta la natura dei Municipal Waste. Non certo una band che passerà alla storia ma musicisti di spessore in grado di spaccare il culo a chiunque in qualsiasi momento e che in tour non vi faranno di certo mancare niente. Occhio ad evocare la punizione, pensando sia uno scherzo, perché potrebbe rivelarsi più pesante del previsto.