Ancora una volta un album fantastico da parte dei norvegesi che non mollano la presa di un centimetro e si preparano a tornare nel nostro paese con una furia elettrica e psichedelica che è tutto un programma. I prolifici autori di ‘Demon Box’ e ‘Timothy's Monster’ hanno assunto un nuovo batterista, Tomas Järmyr, che ricordiamo negli Zu ma anche con Aidan Baker, e si sono trasferiti ai piedi del Joshua Tree, in California, per registrare dieci tracce imponenti. Al Rancho De La Luna sarebbe potuto nascere un disco prettamente stoner o comunque un’evoluzione del concetto sonoro di ‘Black Hole/Blank Canvas’ e invece siamo al cospetto di un lavoro in studio vario, tellurico e tremendamente stimolante dal punto di vista stilistico. I Motorpsycho non dimenticano mai la dimensione live e ogni episodio prevede dilatazioni, interpretazioni differenti e fughe elettriche. Bent Sæther e Hans Magnus “Snah” Ryan si dilettano in materia hard prog e heavy blues citando i maestri degli anni ‘70 – su tutti King Crimson, Black Sabbath e Deep Purple – ma aggiungendo anche qualche pennellata di avanguardia (‘In Every Dream Home’ e ‘Ship Of Fools’). Una “Torre di Babele” che completa di fatto quanto offerto al proprio pubblico con ‘Begynnelser’ e i due volumi di ‘Here Be Monsters’. Un vinile che non può mancare nella vostra collezione.