Cerchiamo di essere chiari. Ormai scrivo da venticinque anni e di “cazzate” sulle rock band al femminile ne ho lette di tutti i tipi. Dal fatto di essere buone solo a mostrare le tette alle storielle da backstage, da presunti favori discografici all’incapacità di scrivere le canzoni da sole. Poi esce un disco come questo e salta per aria tutto! Quando si è diffusa la voce che Filippa Nässil era stata mollata dal resto della band, in pochi avrebbero puntato su un ritorno di tale spessore e invece le svedesi sono tornate con una manciata di pezzi che possiedono davvero gli attributi giusti. La terza fatica su lunga distanza in carriera risulta fin da subito la più completa e meglio prodotta e l’alternanza tra passaggi tirati come ‘Rip Your Heart Out’ e ‘Racing On Mainstreet’ ed altri più morbidi (per esempio la ballata ‘Fire In The Rain’ che farebbe comodo a tante icone hard rock di successo alle prese col calo d’ispirazione) permette alla cantante Guernica Mancini (in passato nel progetto Souls On 11 dell’ex Megadeth Jeff Young) di mettere in luce le proprie indiscutibili qualità. La nuova sezione ritmica è solidissima e il songwriting è decisamente più affinato rispetto a quello di ‘Rock N’ Roll Disaster’ e ‘Road Fever’. Assolutamente non perdere se amate The Hellacopters, Airbourne e le compiante Crucified Barbara ma soprattutto se non potete resistere alle tette, grosse e vibranti, associate al rock n’ roll. Poco importa che il riff di ‘We Fight For Rock N Roll’ appaia decine di volte nella discografia degli AC/DC oppure che ‘Follow Our Heart’ sia un po' melensa. Ci pensano le “cazzute” ‘Whatever’, ‘Racing On Mainstreet’ e ‘Won't Back Down’ a lasciare il segno.