Che noia ragazzi. Una band che non sa staccarsi dalla formula che ne ha decretato il successo e prosegue imperterrita a pubblicare un album uguale all’altro con varazioni al minimo sindacale. Non solo, dal vivo ormai gli autori di ‘War Is The Answer’ sono diventati una macchietta con Ivan Moody che entra ed esce dalla porta principale e viene sostituito da Tommy Vext, sempre con la valigia pronta. ‘And Justice For None’ possiede due tracce formidabili ovvero ‘Fake’ e ‘Top Of The World’, due discrete come ‘Bad Seed’ e ‘Save Your Breath’ e poi tutta una serie di scempiaggini e oscenità. Dalle ballate senza senso (‘When The Seasons Change’ e ‘Will The Sun Ever Rise’) alle cover mal riuscite (‘Blue On Black’ di Kenny Wayne Shepherd e ‘Gone Away’ degli Offspring) la scaletta tenta disperatamente di issarsi su livelli accettabili ma sprofonda nel nulla più assoluto. Un passo indietro rispetto a ‘Got Your Six’ e soprattutto ai due capitoli di ‘The Wrong Side of Heaven and the Righteous Side of Hell’ che almeno avevano provato a proporre del materiale un po' più vario e non i soliti riff effettati di scuola Kevin Churko. Pollice verso.